Consiglio provinciale di Trento: bilancio di fine anno

Soini: «punto a realizzare una casa di vetro dell’Autonomia speciale».

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Consiglio provinciale di Trento
Il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Claudio Soini (a sx) con il responsabile stampa Zanini.

Una vera “casa di vetroaperta ai cittadini, in dialogo con le altre istituzioni, massimo interprete della democrazia diretta, un ente costantemente al lavoro per indirizzare le risorse dell’Autonomia speciale a migliorare tangibilmente la vita dei trentini: queste i propositi per il 2025 del presidente del Consiglio provinciale di Trento, Claudio Soini, nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno.

Soini ha descritto l’attività di Palazzo Trentini, ripercorrendo i numeri del primo anno della XVII legislatura e anticipato le novità per il 2025. «Un Consiglio provinciale in salute al servizio dell’Autonomia trentina» secondo Soini, un Consiglio che si avvia alla conclusione del primo anno di legislatura, un periodo di lavoro intenso e proficuo, svolto con l’obiettivo di migliorare e tutelare l’Autonomia speciale del Trentino. Il presidente ha affidato ai numeri la sintesi dell’attività istituzionale e ricordato l’approvazione del bilancio provinciale avvenuta in emiciclo la scorsa settimana: un bilancio importante che muove 6 miliardi di euro e vede un Trentino che vola in alto, ma non troppo se si fa un confronto con il “cuginoAlto Adige che svetta ancora più in alto complice una migliore capacità di assicurare lo sviluppo e la programmazione degli investimenti pubblici e privati che comporta anche un bilancio dell’Autonomia altoatesina maggiore di circa 2 miliardi di euro rispetto a quella trentina, oltre ad un maggiore reddito medio per i lavoratori della provincia di Bolzano che staccano nettamente quelli del Trentino, tra i peggiori del NordEst.

Nel corso del 2024 sono stati presentati 47 disegni di legge (dei quali 14 sono stati approvati) e l’approvazione unanime di alcuni provvedimenti. Su alcuni temi la convergenza è univoca, ha detto Soini citando ad esempio atti significativi come le leggi contro la violenza di genere e la risoluzione sull’acqua pubblica. Tra questi il bilancio del Consiglio provinciale di Trento, una governance che vede un lavoro all’avanguardia anche sul fronte dell’implementazione di nuovi strumenti con il softwarePAtti”. Un bilancio approvato in modo unanime, come non avveniva da qualche decennio, ha ricordato con orgoglio.

E il 2025 cosa cambierà? Si è ripreso l’appuntamento della seduta congiunta con il Consiglio delle autonomie locali, che si continuerà a fare anche nei prossimi anni, ha ricordato Soini, come anche, per effetto di una nuova previsione regolamentare, la seduta dedicata dal Consiglio provinciale alle minoranze linguistiche che a novembre ha visto l’approvazione unanime della risoluzione unitaria dell’Aula. Finalmente sono state fatte anche le nomine dei garanti dei cittadini.

Tra le novità per il prossimo anno, Soini ha anche collocato un ragionamento sul regolamento interno al Consiglio provinciale di Trento che potrebbe e dovrebbe essere rivisto attraverso un dialogo costruttivo tra maggioranza e minoranza. Sempre in un’ottica di bilancio di fine anno, Soini ha quindi illustrato l’attività delle Commissioni permanenti e l’attività svolta in prima persona in rappresentanza dell’assemblea legislativa: 250 incontri sul territorio e 150 a palazzo Trentini, un impegno significativo per incontrare le persone e le realtà trentine. Una rappresentanza sul territorio che ha anticipato porterà avanti anche nel 2025 anche nell’intento di contribuire a rinsaldare il legame tra cittadinanza e politica che è un po’ scaduto, forse anche troppo se si guarda al dato dell’astensionismo. Per chiudere con le attività svolte a palazzo Trentini aperte alla cittadinanza anche gli eventi culturali ospitati e organizzati, 13 percorsi espositivi. In agenda per il 2025 Soini ha collocato anche il “Dreier Landtag”, l’assemblea congiunta dei legislativi di Trentino, Alto Adige e Tirolo, che si terrà a Merano dopo quello di Riva del Garda nel 2023.

Infine gli auguri alla stampa e il ricordo dell’impegno dell’informazione per la cittadinanza. E un appello: compito della stampa è portare le notizie, date risalto anche alle cose positive, le persone hanno bisogno di conoscerle. Il lavoro è tanto, non tutte le ciambelle riescono col buco, ma le persone hanno bisogno di sapere che la politica fa tante cose buone. Così, con anche il dialogo, si contribuirà a combattere l’astensionismo e a riavvicinare le persone all’Aula e alla politica. Peccato solo che nella crisi imperante dell’informazione, gli enti pubblici facciano poco per sostenere tangibilmente l’opera delle varie testate giornalistiche, specie quelle indipendenti chiamate ad operare in una situazione di sostanziale monopolio editoriale e con risorse economiche sempre più deficitarie.

 

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