Produzione industriale veronese in calo

Nel III trimestre 2024 -3,11, mentre per il 55% il dato è stazionario o in crescita.

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produzione industriale veronese Industria Dolciaria Borsari
Una linea di produzione di panettoni.

Nel terzo trimestre 2024 la produzione industriale del Veronese diminuisce del 3,11%, un risultato in linea con la media nazionale dove l’Istat segnala un indice di produzione industriale pari al -3,6%.

Un risultato che è frutto di un quadro complesso: oltre la metà delle aziende veronesi, il 55%, dichiara una produzione in crescita o stazionaria; migliora la capacità produttiva, cresce il numero di aziende per cui è normale o soddisfacente (65% nel III trimestre vs. 61% nel II trimestre); in forte crescita le vendite extra Ue (+6,43%). Aumenta al 77% (dal 68% della scorsa rilevazione) il numero di imprenditori che prevede nei prossimi 12 mesi di aumentare gli investimenti o mantenerli stazionari rispetto all’anno scorso. Numeri che portano a previsioni positive per l’ultimo trimestre dell’anno (+0,18%) dopo 7 trimestri di calo.

In un contesto di luci e ombre della produzione industriale veronese, subiscono un ulteriore flessione le vendite verso il mercato italiano (-9,28%) e l’export Ue (-10,91%). Gli ordini, già in territorio negativo, peggiorano registrando una diminuzione pari a -8,59%. Dato negativo che non si riflette ancora sulla durata del portafoglio ordini, infatti, rimangono stabili al 74% le aziende con un portafoglio ordini che assicura lavoro oltre i tre mesi.

In miglioramento la situazione per i pagamenti, normali per l’85% delle aziende (82% nella scorsa rilevazione). Stazionariprezzi delle materie prime (+0,28%), leggero calo per quelli dei prodotti finiti (-0,76%).

Fatturato in aumento o stabile per il 74% delle imprese di servizi, per il 94% delle quali la capacità produttiva è normale o soddisfacente.

«L’inversione di tendenza che ci aspettavamo non c’è stata e da sette trimestri la nostra produzione industriale scende. Nonostante il momento negativo le nostre imprese dimostrano una buona propensione agli investimenti e proprio gli investimenti dovrebbero essere al centro di una politica di rilancio del Paese – commenta Raffaele Boscaini, presidente di Confindustria Verona -. Sono d’accordo con il presidente Raffaele Orsini, sulla necessità di un piano di politica industriale che possa sostenere le imprese che innovano solo così infatti si può crescere in competitività e aumentare l’occupazione. Se è vero che per dare una svolta occorre una visione alta sono convinto però che ci siano anche leve locali che possono sostenere il tessuto produttivo e il territorio».

Boscaini guarda al futuro: «ormai è noto a tutti come le città possano e debbano diventare centri di innovazione e ricerca. A Verona possiamo contare sull’area della Marangona e, se dovessi esprimere un desiderio per l’anno nuovo, sarebbe proprio questo: vedere finalmente non solo un piano, ma i primi insediamenti di imprese e centri di ricerca che possano attrarre giovani e aziende. Stimolare gli altri, Governo nazionale ed europeo a fare di più è giusto, ma ognuno di noi, che abbia nelle proprie leve la possibilità di azioni concrete, ha la responsabilità di portarle avanti».

 

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