NUE 112 attivo nella parte settentrionale Città metropolitana di Bologna

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Un solo numero di telefono, il 112, per richiedere l’intervento della Polizia, dei Carabinieri, dei Vigili del fuoco, del Soccorso sanitario e del Soccorso in mare.
Sarà possibile in Emilia-Romagna da domani, quando sarà attivo il Numero Unico Europeo di Emergenza 112: l’avvio in regione riguarda i distretti telefonici con prefisso 051, che coinvolge prevalentemente la parte settentrionale della Città metropolitana di Bologna e il comune di Cento (FE), e 0534, che coinvolge prevalentemente l’area di Porretta Terme, sempre nel bolognese. Nelle prossime settimane il NUE sarà esteso gradualmente a tutto il territorio regionale, con una copertura completa entro il 1° aprile 2025. Il servizio è stato presentato in conferenza stampa dalla presidente facente funzioni dell’Emilia-Romagna e assessora alla Protezione civile Irene Priolo, dall’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini, dal viceprefetto vicario di Bologna Beaumont Bortone, dal coordinatore della rete regionale dell’emergenza 118 Antonio Pastori e dai rappresentanti delle forze dell’ordine e dei servizi di emergenza coinvolti.
L’attivazione del Numero Unico Europeo 112 non sostituisce, ma si affianca e si integra con gli attuali numeri di emergenza nazionali (112, 113, 115, 118 e 1530), che continuano a restare attivi: i cittadini, dunque, potranno chiamare il 112 per qualsiasi tipo di emergenza, oppure continuare a comporre i diversi numeri abituali. Viene così recepita la direttiva dell’Unione europea indirizzata ad armonizzare i servizi di emergenza e a permettere a chiunque si trovi sul suolo europeo di effettuare chiamate di emergenza componendo un unico numero di telefono valido in tutti gli Stati membri. Una novità introdotta, con tempi diversi, sull’intero territorio nazionale, e che in Emilia-Romagna ha visto lavorare insieme, in un rapporto di stretta e proficua collaborazione, tutte le istituzioni coinvolte: Regione, Prefettura di Bologna, Prefetture e Questure regionali, articolazioni regionali e provinciali dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Stradale, della Capitaneria di Porto e il Servizio 118. La centralizzazione delle chiamate assicurerà, dal punto di vista organizzativo e operativo, una gestione coordinata e integrata tra le diverse forze coinvolte, la tracciabilità della chiamata, la risposta multilingue e l’accesso alle persone con disabilità, anche dell’udito.
“Si avvia per l’Emilia-Romagna un percorso che, entro pochi mesi, permetterà a ogni persona presente sul territorio regionale di comporre un solo numero di telefono per chiedere aiuto in qualsiasi genere di emergenza- sottolineano Priolo e Donini-. Con un salto di qualità, perchè il Numero Unico Europeo 112 migliorerà la velocità e la precisione della risposta agli utenti e faciliterà il lavoro degli operatori, liberandoli dal compito di rispondere alle chiamate improprie che spesso congestionano le centrali operative. Ringraziamo- concludono la presidente e l’assessore- tutte le istituzioni coinvolte, con le quali abbiamo lavorato per raggiungere questo risultato complesso, che riguarda l’intera macchina del sistema di emergenza, non solo quella sanitaria”.
“L’imminente avvio, su base regionale, del NUE, numero unico di emergenza, rappresenta, al contempo, un traguardo imprescindibile per la regione Emilia-Romagna, indice della proficua e duratura collaborazione tra le Istituzioni, e l’inizio di una nuova fase, corale ed efficiente, di gestione delle emergenze- afferma il vice prefetto vicario di Bologna, Beaumont Bortone-. La Prefettura di Bologna, unitamente alle Prefetture e Questure regionali, e alle articolazioni regionali e provinciali dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Stradale e della Capitaneria di Porto, hanno operato in stretto raccordo con la Regione e il Servizio 118, rinsaldando ed ampliando la sinergia istituzionale e il “lavoro di squadra” che da sempre in Emilia-Romagna connotano i rapporti tra le Istituzioni”.

foto: ufficio stampa Regione Emilia Romagna

(ITALPRESS).