Transizione energetica sostenibile: accordo tra regione Lombardia e Gse

Fontana: «promoviamo tra le aziende l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili».

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Transizione energetica
da sx, Paolo Arrigoni presidente GSE, Attilio Fontana presidente regione Lombardia, Massimo Sertori asessore enti locali e risorse energetiche.

Regione Lombardia e Gestore dei Servizi Energetici (Gse) danno vita a una collaborazione istituzionale che pone i territori al centro di un percorso verso una transizione energetica sostenibile, con un’attenzione particolare alla azione di accompagnamento delle vocazioni e delle capacità di nuova impresa sostenibile che contraddistinguono il territorio lombardo.

A sottoscrivere il protocollo d’intesa tra Regione e GSE, della durata di 3 anni, il presidente Attilio Fontana e l’assessore agli Enti locali e alle Risorse energetiche, Massimo Sertori, e il presidente di GSE, Paolo Arrigoni.

«Con la firma del Protocollo – dichiara il presidente Fontana – avviamo una virtuosa collaborazione istituzionale con cui Regione Lombardia punta a raggiungere i target della sostenibilità recependo le esigenze del territorio e promuovendo l’utilizzo di fonti rinnovabili. La Lombardia ha declinato il suo PRS (Programma regionale di sviluppo) aggiungendovi una seconda ‘S’ che sta per sostenibile. E questo Protocollo si inserisce pienamente nel percorso che sta orientando la crescita e lo sviluppo della nostra Lombardia».

«Il Protocollo – commenta l’assessore Sertoriagisce a tutto tondo rispetto ai temi della transizione energetica e dell’economica circolare, dando grande importanza alla funzione dei dati e delle informazioni per operatori, amministrazioni locali e cittadini. Siamo ben consapevoli che solo la pluralità tecnologica può preparare il terreno più fertile perché lo spirito imprenditoriale e il forte tessuto di relazioni sociali della nostra regione possa concretamente affermare esperienze di sostenibilità tangibile e utile per tutti».

La collaborazione tra i due enti si fonderà, in primo luogo, sull’urgenza condivisa di dare massimo valore al ricco sistema di incentivi che il GSE ha in gestione. «Vogliamo valorizzare nei nostri territori gli incentivi disponibili – continua l’assessore Sertori – cercando di sostenere modelli innovativi, in grado di integrare al miglior grado possibile le risorse pubbliche e quelle private».

Una base di stretta sinergia con le forze vive dell’economia e della società dei territori. «Puntiamo molto sulla diffusione dell’energia rinnovabile condivisa, in ogni forma di autoconsumo rispettosa del quadro normativo – aggiunge Sertori – e vogliamo dare valore sia alla realizzazione di nuovi impianti che all’efficientamento di quelli esistenti, minimizzando il consumo di suolo e favorendo il loro rispettoso inserimento nel paesaggio».

Nel Protocollo sono previste anche attività congiunte sull’economia circolare e la mobilità sostenibile. «La nostra politica di sostenibilità – sottolinea Sertori – parte dall’uso razionale delle risorse e con GSE lavoreremo anche a fornire strumenti utili per le esperienze, già molto diffuse nella nostra regione, di economia circolare, fondate sulla riduzione massima della produzione dei rifiuti. Sarà – aggiunge l’assessore – una collaborazione proficua anche sul fronte della mobilità sostenibile, a trazione elettrica ma non solo. Nel caso della opzione elettrica, lavoreremo insieme per trarre la migliore utilità dalle piattaforme esistenti, come nel caso della recente Piattaforma Unica Nazionale creata da GSE per informare sulla infrastruttura di ricarica sul territorio».

Non ultimo, l’impegno per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio della pubblica amministrazione. «Sul fronte dell’edilizia efficiente e sostenibile – conclude l’assessore Sertori – veniamo dal successo di misure pensate per affiancare concretamente le amministrazioni locali nel rendere i propri edifici più efficienti, come nel caso del Bando Recap. Naturalmente, non trascureremo il tema delle infrastrutture: la transizione delle reti in chiave smart è una precondizione per il futuro sistema energetico che vogliamo contribuire a costruire».

“Con la firma del protocollo di intesa – afferma il presidente del GSE, Paolo Arrigoni – si consolida e rafforza la collaborazione tra GSE e Regione Lombardia. Il GSE supporterà lo sviluppo di modelli sostenibili nel tessuto produttivo lombardo, la diffusione delle fonti rinnovabili, della mobilità sostenibile, dell’efficienza energetica del patrimonio immobiliare e degli asset produttivi, la promozione dell’autoconsumo diffuso e delle Comunità Energetiche, l’incremento dell’autonomia energetica regionale. Oltre a coadiuvare la Regione Lombardia con servizi tecnici specifici – prosegue Arrigoni -, saranno avviate attività di promozione, formazione ed assistenza volte ad attrarre investimenti e a permettere a cittadini, imprese, enti locali e pubbliche amministrazioni di cogliere tutte le opportunità offerte dai meccanismi di incentivazione gestiti dal GSE servizi erogati».

«Nell’ambito dell’individuazione delle aree idonee regionali per l’installazione degli impianti a fonti rinnovabili – sottolinea Arrigoni -, inoltre, il GSE contribuirà con la valutazione delle potenzialità sia delle superfici e delle aree e sia delle attività di revamping e repowering di impianti FER esistenti, ma anche con l’erogazione di servizi digitali quali la Piattaforma delle Aree Idonee (PAI), la Piattaforma delle istanze autorizzative (SUER) e la Piattaforma di monitoraggio del PNIEC».

La Lombardia registra il maggior numero di impianti fotovoltaici a livello nazionale. Ad ottobre 2024 risultavano più di 302.000 unità per la produzione di 4.800 megawatt (+15% rispetto al 2023). Nei primi 10 mesi del 2024 sono stati installati 37.000 impianti per 770 megawatt, numero maggiore rispetto all’obiettivo intermedio fissato dal MASE (Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica) nella legge delle aree sul decreto delle aree idonee.

La Lombardia, con i suoi 302.000 impianti è anche la prima regione anche in fatto di impianti fotovoltaici nel Paese che, a ottobre 2024, erano 1.840.000. In Lombardia si producono 5,8 gigawatt sui 23 totali dell’Italia per quanto riguarda l’idroelettrico.

 

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