Sei grandi opere cambieranno il volto del tratto dell’autostrada A4 Venezia-Trieste tra San Donà di Piave e Portogruaro, a partire già da inizio 2025. Un piano ambizioso, con un finanziamento senza precedenti, pari a quasi un miliardo di euro, quello messo a punto dal Commissario delegato per l’emergenza della A4 che, con l’ausilio della Società Autostrade Alto Adriatico, concessionaria della rete, ha l’obiettivo di trasformare il sistema trasportistico del Veneto Orientale.
Il tavolo tecnico che si è svolto presso il municipio del comune di Portogruaro ha visto la presenza del vicepresidente ed assebssore alle Infrastrutture e Trasporti del Veneto, Elisa De Berti, il presidente di Autostrade Alto Adriatico, Marco Monaco, il vicepresidente della Concessionaria, Tiziano Bembo, il Rup della terza corsia della A4 e direttore tecnico, Paolo Perco, il soggetto attuatore del Commissario per l’emergenza della A4 per il Veneto, Marco d’Elia, e i sindaci del Veneto orientale interessati dall’opera.
In questi anni la struttura dell’autostrada A4 Venezia-Trieste non si è mai fermata, nonostante il difficile contesto in cui ha operato, primo tra tutti l’eccezionale aumento dei prezzi dei materiali da costruzione dovuto prima agli effetti della pandemia e poi allo scoppio della guerra in Ucraina che ha impattato sull’avanzamento dei lavori del tratto tra Portogruaro e Alvisopoli e dei dieci cavalcavia tra San Donà di Piave e Portogruaro e che ha reso necessario anche un aggiornamento del piano economico finanziario della Società Autostrade Alto Adriatico, cresciuto dal 2021 di ben 600 milioni di euro (tra incremento dei costi e prescrizioni in sede di valutazione di impatto ambientale su nuove opere come la bretella di collegamento al casello di San Stino).
La prima opera, tuttora in corso, è il rifacimento dei dieci cavalcavia nel tratto tra San Donà di Piave e Portogruaro per una spesa di circa 83 milioni di euro. A oggi i lavori procedono regolarmente e l’obiettivo è di completare tutti i dieci cavalcavia, entro la fine del 2026.
Proprio per quel periodo è previsto l’inizio dei lavori di ampliamento autostradale con la terza corsia nel tratto Veneto che saranno avviati a partire da San Donà di Piave, in continuità con il tratto già ampliato, procedendo quindi verso Est, con la realizzazione del nuovo svincolo e casello di San Stino di Livenza potenziato con 3 porte di ingresso e 5 di uscita per una larghezza complessiva di circa 70 metri della linea di esazione.
Lungo l’intero tratto saranno realizzati 3 cavalcavia, 12 sottopassi di viabilità e linee ferroviarie, oltre 50 attraversamenti idraulici e saranno anche adeguate le rampe dello svincolo autostradale di Cessalto.
Saranno, inoltre, interamente ricostruiti 9 ponti, tra cui quelli sui fiumi Malgher e Livenza, per i quali, in particolare, le prescrizioni idrauliche formulate dagli enti competenti impongono un innalzamento della quota autostradale di oltre 4 metri rispetto all’esistente (e quindi una costruzione prevista in ben cinque fasi vista la complessità) per una spesa di 870 milioni di euro.
Nel frattempo, Commissario e la Società Autostrade Alto Adriatico daranno corso ad un’altra grande opera, ovvero l’adeguamento della barriera di Portogruaro. Un intervento che, grazie al completamento della terza corsia tra Portogruaro e Palmanova, diviene necessario per potenziare la variante A28/A27 anche alla luce dell’aumento dei transiti che si sta registrando negli ultimi due anni lungo l’arteria Portogruaro – Conegliano dopo la conclusione dei lavori sulla Pedemontana Veneta. L’adeguamento della barriera prevede la costruzione di tre nuove piste. Nei giorni scorsi è stato sottoscritto il contratto d’appalto con il raggruppamento temporaneo d’impresa che si è aggiudicato la gara. La consegna dei lavori è prevista a inizio 2025 e nell’estate del 2026 è prevista la conclusione dei lavori. La spesa prevista è di circa 13 milioni di euro.
Nel 2025 saranno, invece, completate altre tre opere dell’autostrada A4 Venezia-Trieste. La prima è l’allargamento a 11 piste del casello di San Donà (circa 3.440.000 euro); la seconda riguarda le nuove aree di sosta per i mezzi pesanti di Fratta Nord e Sud con la costruzione di 161 nuovi stalli a disposizione per autoarticolati, mezzi frigoriferi e camper (importo complessivo a base di gara di 13.473.000 euro); la terza riguarda il rifacimento della caserma della polizia stradale di San Donà (circa 3.300.000 euro).
«E’ importante in questa fase la sinergia tra i vari enti per poter giungere al traguardo – ha affermato il presidente di Società Autostrade Alto Adriatico, Marco Monaco -. L’obiettivo comune è quello di garantire la sicurezza degli utenti. Le infrastrutture sono fondamentali per lo sviluppo dei territori, delle comunità, e dei Paesi e l’A4 è il punto di unione dei flussi commerciali fra Est e Ovest non solo dell’Italia, ma dell’Europa ormai. Sull’efficienza delle infrastrutture si gioca il presente e il futuro della competitività. Bisogna quindi procedere tutti insieme in un’unica direzione con la consapevolezza che i vantaggi di nuove opere sono enormi e avranno una grande ricaduta per tutti».
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