I Ladini fassani vogliono il passaggio all’Alto Adige?

Leitner: «se tale richiesta trovasse un riscontro positivo nei Comuni interessati, Bolzano dovrebbe sostenerla come aveva sostenuto a suo tempo il ritorno di Cortina, Livinallongo e Colle Santa Lucia». Tempi maturi per realizzare una provincia della Ladina all’interno della regione Trentino Alto Adige.

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Torna in auge la questione della Ladinia, con i Ladini del Trentino che hanno lanciato un referendum autogestito per valutare la risposta della popolazione circa un eventuale passaggio della Val di Fassa dal Trentino all’Alto Adige, dove la minoranza Ladina gode di ben altra attenzione e rappresentanza.

Il presidente di “Autonomia Ladina Dolomites”, Emilio Talmon, ha lanciato un questionario per tastare il polso della popolazione che viene invitata a rispondere “Si“ o “No“ alla domandaVuoi che la Val di Fassa passi all’Alto Adige Südtirol?“.

Per il presidente onorario dei Freitheitlichen, Pius Leitner, «è chiaro che alla base di un simile progetto deve esserci la volontà dei Ladini stessi. Spetta a loro esprimere questo desiderio e decidere da che parte stare». Toccherà poi ai singoli comuni deliberare di chiedere l’aggregazione all’Alto Adige.

«Dopo poco più di 50 anni torna sul tavolo della politica un progetto lanciato nel 1972 – ricorda Leitner -. All’epoca, infatti, i comuni Ladini della Val di Fassa (Canazei, Campitello, Mazzin, Pozza, Vigo e Soraga) chiesero ufficialmente il trasferimento dalla Provincia di Trento a quella di Bolzano».

Per Leitner «alla base dell’iniziativa in corso c’è sicuramente il desiderio (e la necessità) per una tutela più efficace dei Ladini. Pare ragionevole ed opportuno una riunificazione dei Ladini storici per avere un futuro sicuro e proficuo. La divisione in due regioni e tre province non giova certamente a rafforzare i Ladini. Il “divide et impera“ del Fascismo può essere superato se i diretti interessati si muovono in questa direzione. Personalmente, mi auguro una grande partecipazione della popolazione e che risponda alla domanda del questionario. Anche un percorso di mille miglia inizia col primo passo».

Sarebbe opportuno un colpo di reni della politica, perché se i Ladini dell’Alto Adige hanno un livello di tutela migliore di quelli del Trentino, quelli che sono messi decisamente peggio sono i Ladini del Bellunese, tanto che più di un trasferimento del Ladini trentini in Alto Adige sarebbe meglio favorire la nascita di una terza provincia all’interno dell’Autonomia speciale del Trentino Alto Adige che ricomprenda i territori ladini di Alto Adige, Trentino e Veneto. Sarebbe un passo in avanti fondamentale per assicurare la medesima tutela e diritti ad una minoranza oggi bistrattata, specie in Veneto.

 

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