Impianti turistico-funiviari: Trentino Sviluppo illustra i numeri della gestione

La società di sistema provinciale è proprietaria di 27 impianti e detiene quote in 14 società. Oltre 120 i chilometri di rete di distribuzione, più di 600 gli addetti occupati.

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Impianti turistico-funiviari

All’avvio della stagione turistica invernale, Trentino sviluppo ha fatto il punto sulla situazione degli impianti turistico funiviari, sistemi di innevamento programmato e bacini di accumulo di cui è proprietaria (27 impianti) o che detiene partecipazioni (14 società funiviarie) nei principali comprensori sciistici del Trentino, per una rete di distribuzione e opere accessorie di circa 120 chilometri e una riserva totale di acqua stoccata nei bacini di innevamento pari, per volume, a quella del lago di Lavarone.

In Trentino si contano 225 impianti di risalita e 10 impianti in fase di realizzazione. Di questi, 27 impianti esistenti e 3 in fase di realizzazione sono di proprietà di Trentino Sviluppo. Gli impianti gestiti dalla società di sistema provinciale hanno una portata massima totale di 42.000 persone all’ora.

Un altro modello d’intervento è quello delle partecipazioni nelle società funiviarie: Trentino Sviluppo ne detiene 14 nei principali comprensori sciistici del Trentino.Impianti turistico-funiviari

La strategia di gestione degli Impianti turistico-funiviari comprende la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di risalita e dei sistemi di innevamento programmato e la realizzazione e mantenimento dei bacini di accumulo. Nello specifico, afferiscono a Trentino Sviluppo cinque bacini di innevamento localizzati a Folgaria, in Panarotta (stazione chiusa da due anni), a Pejo, Pinzolo e San Martino di Castrozza. Il totale di acqua stoccata è pari, per volume, a quella contenuta nel lago di Lavarone. Sono circa 120 i chilometri di rete di distribuzione ed opere accessorie per l’innevamento.

Le manutenzioni programmate, invece, seguono la calendarizzazione prevista dalla normativa vigente. Nel triennio 2022-2024 sono stati effettuati 13 interventi per un totale di 5,5 milioni di euro investiti nell’ammodernamento e sicurezza degli impianti. Di qui al 2027 saranno 7 le strutture che verranno sottoposte a manutenzione per un investimento stimato di 6 milioni di euro.

Significativo anche il numero degli addetti impiegati nelle società partecipate da Trentino Sviluppo, che sono oltre 600. Tra loro rientra tutto il personale assunto dalle società a tempo pieno, part time, stagionale o fisso, impiegati, operai e tecnici occupati nelle diverse mansioni necessarie per la gestione degli impianti e delle relative piste, come per esempio gattisti, bigliettai e addetti alla pedana.

Trentino Sviluppo contribuisce inoltre alla gestione di 8 stazioni di interesse locale, che svolgono la funzione di vere e proprie “palestre di avviamento”, vicine a casa, e sostengono in tal modo ovunque, sul territorio, l’economia turistica legata alla pratica dello sci e degli altri sport invernali. Nello specifico, Trentino Sviluppo si sta occupando dell’ampliamento e rinnovamento tecnologico dell’area sciabile di Borgo Lares, con l’installazione di una nuova seggiovia quadriposto, di una nuova pista da sci e relative opere accessorie; della realizzazione di una nuova linea di innevamento lungo la pista panoramica e della variante campeggio nella skiarea di Brentonico e della sistemazione della skiarea in località Piazze nel comune di Bedollo con realizzazione di una nuova sciovia monoposto a fune alta. Impianti su cui grava il problema dell’essere situati a quote piuttosto basse esposte sempre più al rischio di mancato innevamento naturale.

Tra i progetti strategici figura invece il collegamento funiviario San Martino di CastrozzaPasso Rolle, che entrerà in funzione a partire dalla stagione invernale 2027-2028. Le opere accessorie prevedono lo spostamento del ponte sul rio Fosse, lo spostamento della piazzola dell’elicottero, la sistemazione del versante Nasse e la finalizzazione della pista panoramica per un investimento complessivo di circa 60 milioni di euro più Iva.

Per quanto riguarda l’impianto di trasporto collettivo tra la città di Trento e il Monte Bondone è confermato il finanziamento ministeriale sul primo lotto dei lavori pari a 37,5 milioni di euro, tempo di realizzazione previsto circa 5 anni.

 

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