Mille studenti al Tecnopolo per studiare l’intelligenza artificiale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Oltre mille partecipanti tra studenti e insegnanti (di cui 250 in presenza e 752 in remoto) e ben 36 istituti scolastici coinvolti da tutti i territori provinciali: 13 di Bologna (IT Aldini Valeriani, Liceo Laura Bassi, Polo Liceale Rambaldi Valeriani A. da Imola, IIS Giordano Bruno, Liceo Scientifico Statale A. B. Sabin, IIS Rosa Luxemburg, IPSAS Aldrovandi Rubbiani, Liceo Righi, Liceo Da Vinci, IIS Montessori-Da Vinci, IIS Giordano Bruno – sede Efrem Nobili di Molinella, IIS Majorana San Lazzaro, IPSAS Aldrovandi Rubbiani); 5 di Ravenna (IIS Polo Tecnico Professionale di Lugo, ITI Lugo, Istituto Istruzione Superiore Tecnica Industriale Professionale “Luigi Bucci”, Liceo artistico Ravenna, ITIS Nullo Baldini); 4 di Ferrara (IIS Copernico-Carpeggiani, ITI Copernico, IS Copernico-Carpeggiani, Istituto Tecnico Economico Vittorio Bachelet); 3 di Parma (ITE Macedonio Melloni, ISISS Pietro Giordani, Istituto Professionale Servizi Commerciali P. Giordani); 2 di Modena (IIS Lazzaro Spallanzani, IIS Paradisi); uno rispettivamente di Rimini (ISISS Tonino Guerra), Forlì-Cesena (Istituto tecnico Garibaldi-Da Vinci), Reggio Emilia (IIS Cattaneo-Dall’Aglio) e Piacenza (Istituto Tecnico Economico G.D. Romagnosi).
Numeri rilevanti, sul fronte della partecipazione, quelli dell’iniziativa “Intelligenza artificiale e…sicurezza”, organizzata dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e svoltasi oggi, 25 novembre, al Tecnopolo Manifattura di Bologna, primo di una serie di incontri che proseguiranno anche nel 2025.
Si tratta di un percorso articolato, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di II grado della regione, che prevede incontri volti a esplorare le implicazioni e le sfaccettature legate all’adozione dell’intelligenza artificiale nella vita, nello studio e nel futuro professionale degli studenti, senza tralasciare le implicazioni legate alla sicurezza e agli aspetti etici e morali. L’obiettivo è quello di stimolare, nelle giovani generazioni, la riflessione e il confronto sui potenziali rischi, le buone pratiche e le sfide ancora aperte per cogliere al meglio le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale.
Al centro del primo incontro rivolto agli studenti, il tema della sicurezza in relazione all’utilizzo dell’IA: a intervenire è stato Matteo Flora, professore in Fondamenti di Sicurezza delle AI e delle SuperIntelligenze, imprenditore e presidente di PermessoNegato APS, l’Associazione no-profit che si occupa del supporto alle vittime di Revenge Porn & Sextortion nonchè co-fondatore del Centro Hermes per i Diritti Umani Digitali.
Davanti a un folto pubblico di giovanissimi, Flora ha portato numerosi esempi di applicazione pratica dell’IA sia nel quotidiano sia in ambiti più specifici e settoriali, spiegando come potranno cambiare il mondo del lavoro, il modo di imparare e le modalità di acquisizione delle competenze in relazione all’impatto sulle future generazioni di lavoratori. “Si stima che il 60% dei lavori saranno impattati dalle intelligenze artificiali – ha spiegato Flora – e che, entro tre anni, il 99% delle aziende che si occupano di financial reporting ne faranno uso”.
Il docente ha anche introdotto i concetti di skilling e re-skilling (l’acquisizione delle competenze e la capacità progressiva di lavorare in sintonia e in collaborazione con l’IA), di allineamento e super-allineamento, ossia le modalità per garantire che le azioni dell’IA siano in linea con gli obiettivi e le azioni umane e che restino ancorate a valori etici e morali, perseguendo il benessere dei lavoratori. “Ciò di cui abbiamo bisogno oggi – conclude Flora – è una piattaforma unica di dialogo fra esperti di intelligenza artificiale e professionisti nei campi dell’etica, della filosofia, delle scienze politiche e sociali, una sorta di Stati generali delle IA. Perchè, sia chiaro, non c’è un percorso alla rovescia. Le IA sono qui per restare e occorre decidere come affrontare la più grande rivoluzione industriale mai vista: se essere artefici del cambiamento o soggetti passivi e di retroguardia”.
L’incontro odierno è stato occasione per presentare i rinnovati locali del Tecnopolo Manifattura, “la cittadella del futuro” come l’ha definita Mauro Penza, funzionario dell’assessorato allo Sviluppo economico della Regione Emilia-Romagna. Luoghi che sono stati recuperati e liberati dal degrado nel quale erano piombati a seguito della dismissione dell’attività della Manifattura tabacchi e che ora sono destinati a diventare luoghi del futuro. “Il Tecnopolo ospita il supercomputer Leonardo, uno dei più potenti al mondo – ha spiegato Penza -. Per dare l’idea di questa potenza, basti pensare che un’ora di lavoro di Leonardo è pari a 920 anni di lavoro dei computer che usiamo a casa. Il Tecnopolo è diventato, dalla sua inaugurazione lo scorso luglio, anche luogo di conferenze per parlare dei temi dell’intelligenza artificiale e la sfida sarà quella di portare qui a lavorare oltre 1.500 ricercatori”.

foto: ufficio stampa Assemblea Legislativa Emilia Romagna

(ITALPRESS).