Tra gennaio e giugno 2024, il mercato del lavoro conferma le tendenze positive già evidenziate l’anno precedente per quanto riguarda l’occupazione in Trentino. Rispetto al primo semestre 2023, si contano 1.400 persone occupate in più che fanno crescere la partecipazione dello 0,5%. Gli occupati aumentano dell’1,3% e le persone in cerca di lavoro calano di quasi il 19%. Nel semestre, il numero degli occupati è salito a oltre 246.000 persone, raggiungendo il livello più alto degli ultimi sei anni, per quanto riguarda il periodo gennaio-giugno. La crescita ha interessato sia le donne (+1,6%), che gli uomini (+1,2%).
L’incremento ha coinvolto principalmente i lavoratori autonomi (+7,0%), che hanno toccato il numero di 48.100 e la quota del 19,5% degli occupati. I lavoratori dipendenti sono rimasti praticamente stabili, con una crescita di sole 100 unità, il loro numero si attesta ora a 198.200 (+0,1%).
«In una fase storica di grandi incertezze dal punto di vista economico i dati sull’occupazione in Trentino sono sicuramente positivi – ha detto l’assessore allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca, Achille Spinelli – perché confermano, nei primi mesi del 2024, la crescita dell’occupazione e la decrescita della disoccupazione. Dati incoraggianti, che però vanno calati in un momento congiunturale non certo favorevole che ci impone di affinare ulteriormente le nostre politiche attive e adattarle agli scenari che si stanno definendo. In questo senso, l’accordo fra Agenzia del Lavoro e CNEL, sottoscritto oggi, potrà essere strategicamente molto importante. Dobbiamo investire maggiormente in tecnologie, ricerca e internazionalizzazione e impegnarci per incrementare il valore delle retribuzioni e la qualificazione del personale. All’orizzonte ci sono alcune situazioni di crisi che dovremo affrontare e gestire».
Dal rapporto sull’occupazione in Trentino emerge come tutti i settori economici abbiano contribuito alla crescita dell’occupazione, con un maggior dinamismo per l’agricoltura (+13,5%). Nel manufatturiero, gli occupati sono aumentati del 2,2%, grazie al buon andamento delle costruzioni (+25,6%), che hanno compensato la flessione del manifatturiero e dell’estrattivo, complessivamente in calo del 5,2%. Il terziario si mostra sostanzialmente stabile (+0,4%), in conseguenza dell’aumento di occupati nel comparto commercio, alberghi e ristoranti (+10,9%) e del calo del 3,3% nelle altre attività.
Sul fronte della disoccupazione, il calo è stato agevolato principalmente dalla componente femminile, che ha ridotto il numero di persone in cerca di lavoro di 1.600 unità, per una variazione del -28,8%. Tra gli uomini la contrazione si è fermata al -6,9%. Nel semestre, lo stock medio di disoccupati si è attestato a 8.100 soggetti, 1.900 in meno rispetto allo stesso periodo di un anno prima.
Gli indicatori sintetici confermano, dunque, il buon momento del mercato del lavoro. Il tasso di attività si mantiene sostanzialmente stabile, con un incremento di 0,2 punti percentuali. Il tasso di occupazione è più elevato di 0,7 punti, grazie soprattutto al contributo delle donne, che mantengono, però, un discreto differenziale rispetto al dato maschile. Sul versante della disoccupazione, invece, il loro contributo risulta decisivo per abbattere il tasso complessivo di 0,8 punti percentuali. I valori del primo semestre 2024 si attestano al 72,7% per il tasso di attività, al 70,3% per quello di occupazione, mentre l’indicatore della disoccupazione scende al 3,2%.
La presentazione del Rapporto è stata l’occasione di confronto sui temi delle politiche attive, della contrattazione collettiva e della produttività, con una tavola rotonda alla quale ha partecipato il presidente del CNEL, Renato Brunetta.
«La collaborazione istituzionale tra Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro e Agenzia del Lavoro di Trento – ha detto Brunetta – rappresenta una preziosa occasione per superare le criticità tanto sul versante delle dinamiche del mercato del lavoro che su quello dello sviluppo dei sistemi locali di relazioni industriali. Il CNEL farà la sua parte per implementare due punti di alto rilievo: la possibilità di attivare rilevazioni e collaborazioni a livello territoriale e la raccolta sistematica della contrattazione territoriale e aziendale. Sul primo fronte, stiamo avviando sperimentazioni, su tutte quella con la Regione Lazio per indagare il fenomeno dei caregiver familiari. Sul secondo fronte, l’avvio di alcune indagini campionarie sul welfare di natura contrattuale e sulla contrattazione di produttività».
Brunetta, a conclusione dei lavori, ha firmato con il presidente di Agenzia del Lavoro, Riccardo Salomone, un accordo interistituzionale per avviare una collaborazione sui temi del lavoro, della formazione e dell’inclusione sociale.
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