Si è svolta a Trento la prima seduta speciale del Consiglio provinciale di Trento dedicata alle minoranze linguistiche del territorio, Ladini, Mocheni e Cimbri.
La seduta è stata aperta dal presidente del Consibglio, Claudio Soini, seguito dall’ex presidente Walter Kaswalder e dal consigliere ladino Luca Guglielmi che nella legislatura precedente avevano avviato il processo concretizzatosi ora.
L’assessore all’Autonomia, l’autonomista Simone Marchiori, ha relazionato sulle iniziative realizzate dal governo provinciale. Per il 2024 la Giunta ha stanziato 880.840 euro, la parte più corposa del Fondo (euro 623.348) finanzia il sostegno all’informazione in lingua minoritaria, attraverso interventi in lingua sui quotidiani locali, bollettini comunali, stampa ed editoria ladina, telegiornali settimanali (in mocheno e cimbro), produzioni tv e radiofoniche in ladino, nonché le uscite del settimanale “La Usc di Ladins.” «Abbiamo dedicato – ha aggiunto Marchiori – uno stanziamento specifico (euro 225.617) ad un progetto per diffondere dall’anno prossimo i canali ORF 1 e ORF SPORT dell’emittente austriaca pubblica nel nostro territorio. E’ stato anche coperto il segnale tv nelle zone mochene dove ancora non arrivava».
Pensando ai giovani, Marchiori ha detto che sono una platea preferenziale e ha citato l’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole superiori, universitari e giovani lavoratori, per far loro comunicare l’esperienza di vita nei territori di minoranza linguistica. Ultimo tema, implementare la Carta europea delle lingue minoritarie (Consiglio d’Europa).
E’ seguito l’intervento di Katia Vasselai, presidente dell’Autorità per le minoranze linguistiche. L’avvocato ladino ha ringraziato per l’attivismo dell’ex presidente Kaswalder, l’impegno dell’attuale presidente Soini, la sensibilità del consigliere ladino Guglielmi e ancora l’aula consiliare che all’unanimità ha varato la norma regolamentare grazie alla quale si celebrerà annualmente una seduta come questa. «La tutela delle lingue minoritarie – ha detto Vasselai – non ha colore partitico e politico, è un impegno dell’Autonomia che preserva un bagaglio culturale antico e prezioso. C’è ancora molto da fare e la presidente ha toccato alcuni dei temi che riguardano i ladini (c’è la rivendicazione di maggiore autonomia istituzionale e di decentramento amministrativo) e poi le comunità germanofone. Servono adeguati collegamenti stradali con i fondovalle, servizi di trasporto pubblico, iniziative imprenditoriali che creino lavoro, personale per il Comune di Luserna».
Chiara Pallaoro, membro mocheno dell’Autorità, ha omaggiato nel decimo anniversario della morte il conterraneo già presidente del Consiglio regionale Diego Moltrer, «che oggi sarebbe sicuramente molto soddisfatto per questa seduta” (molti interventi poi si sono accodati a questo sentito ricordo). L’avvocato Pallaoro ha detto che in tema di tutela delle lingue ci sono molti problemi sul tappeto, da tempo in attesa di essere finalmente risolti.
Matteo Nicolussi Castellan, membro cimbro dell’Autorità, ha portato un saluto in lingua minoritaria. «Sul tema “autonomia, identità, territorio”, occorre interrogarsi costantemente – ha detto Nicolussi Castellan – per tutelare gli “special rights” propri delle comunità minoritarie. Diversi i cenni di merito: bilinguismo a scuola, autonomia degli istituti comprensivi, iniziative euroregionali in economia, studio di detassazioni particolari sono alcuni spunti ipotizzabili per il futuro».
Renato Nazario Micheluzzi, viceprocurador ladino, ha portato il saluto del Comun general de Fascia e del Consei de Procura. Dopo di lui, Nerio Giovanazzi, commissario straordinario del Comune di Luserna, ha voluto tranquillizzare: «oggi – ha detto – la situazione contabile del municipio va verso la normalità, la pianta organica è stata completata con stabilizzazioni, la macchina amministrativa ha cominciato a funzionare. Serve un segretario comunale con una certa urgenza per non regredire. In linea generale, per far camminare i comuni si potrebbe pensare di esternalizzare alcuni servizi, come la riscossione tributi. Lo sportello linguistico è da rafforzare, occorrono corse del trasporto pubblico più frequenti per far tornare in paese la sera i giovani studenti (ho inviato una richiesta all’assessore ai trasporti, ne discuteremo presto)». Giovanazzi ha poi detto chiaramente che Luserna non potrà mai essere fusa con i Comuni limitrofi, pena la fine della tutela del cimbro. Si ragiona invece con Folgaria e Lavarone per la gestione condivisa di servizi specifici.
Franco Moar, sindaco di Palù del Fersina, ha detto che molto ha fin qui fatto la Provincia per promuovere lingua e territorio, anche con uno specifico progetto Pnnr per la valle dei Mocheni. Queste le migliorie auspicate da Moar: insegnamento della lingua più strutturato (occorrono la stabilizzazione dell’operatore d’appoggio presso la scuola d’infanzia e l’inserimento di un docente della lingua mochena nella scuola locale), va esteso l’uso del mocheno nella scuola media); creazione di posti di lavoro in loco; sistemazione della strada provinciale 135, che dev’essere protetta dalle piogge; iniziative a sostegno di un turismo slow; istituzione di una Giornata regionale delle minoranze linguistiche.
Dopo gli interventi dei rappresentanti delle minoranze sono intervenuti i vari consiglieri provinciali, per chiudersi con l’approvazione all’unanimità di tre risoluzioni
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