Risparmi delle famiglie: in Veneto sono cresciuti di quasi 15 miliardi

Nel 2024 la ricchezza complessiva sfiora i 190 miliardi. Flettono i prestiti alle famiglie nella regione: - 0,5%. Accesi quasi 51mila conti correnti in 12 mesi.

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Dall’analisi sui dati finanziari delle famiglie venete nel 2024, aggiornati al mese di giugno, risulta evidente come i Veneti siano riusciti a mantenere e addirittura incrementare i risparmi delle famiglie, nonostante il periodo economico ancora caratterizzato da alti tassi di interesse e dall’elevato costo della vita.

Nei 12 mesi tra la fine di giugno 2023 e giugno 2024, secondo i dati elaborati dalla Fabi, la Federazione autonoma bancari italiani, la ricchezza finanziaria delle famiglie venete è cresciuta di quasi 15 miliardi di euro, raggiungendo nel complesso i 190 miliardi, con un aumento medio regionale pari a +8,4%. Il raggiungimento di questo risultato è conseguenza diretta della forte valorizzazione della raccolta indiretta (titoli di Stato, fondi di investimento, azioni e obbligazioni), che ha incrementato il proprio valore di 15,1 miliardi (+20,5%), compensando il calo dei depositi di 335 milioni di euro (-0,3%).

Opportuno sottolineare come, mentre l’aumento percentuale dei titoli finanziari sia stato superiore alla media nazionale pari, nello stesso periodo, a +17,3%, il calo dei depositi è risultato invece inferiore alla media nazionale, che ha segnato un – 0,8%. Sul lato del credito invece, dai dati aggiornati al luglio 2024, emerge una contrazione nei prestiti concessi alle famiglie che, seppur limitata a quasi 243 milioni di euro complessivi, pari a –0,5%, risulta più elevata della media del paese, che nello stesso periodo registra un –0,1%.

A livello provinciale, i risparmi delle famiglie sono maggiori nel Vicentino, dove si registra il maggior incremento di ricchezza finanziaria, sia in termini assoluti che relativi, pur essendo “solo” la terza per montate complessivo tra le provincie della Regione. Le famiglie vicentine, in controtendenza con altre provincie e col dato nazionale, hanno riportato un aumento i depositi di 166 milioni (+0,9%) che, sommandosi all’incremento di circa 2,9 miliardi nella raccolta indiretta, pari a +19,6% ha permesso ai risparmi della provincia di aumentare di più di 3 miliardi e sfiorare i 35,5 miliardi complessivi, con un incremento percentuale pari appunto al 9,4%. La componente in bond, azioni, titoli di stato e fondi di investimento, è passata dal rappresentare il 45% dei portafogli vicentini al 49% nel 2024.

Padova e provincia registrano un aumento dei risparmi delle famiglie di circa 2,8 miliardi, raggiungendo quota 36,4 miliardi, risultante esclusivamente dalla crescita di 2,8 miliardi della raccolta indiretta (Titoli di Stato, fondi di investimento e altri strumenti finanziari), che alla fine del periodo di rilevazione costituiva il 46% circa della raccolta finanziaria complessiva dei padovani, mentre nel 2023 era ferma al 41,5%.  I depositi dei padovani invece, segnando un leggerissimo aumento di 7 milioni complessivi in tutta la provincia, risultando sostanzialmente stabili nei 12 mesi.

Verona e Treviso hanno riportato una crescita della raccolta complessiva delle loro famiglie pari all’8,4%. A Verona, l’aumento dei titoli finanziari di quasi 3 miliardi di euro (+20,6%) non solo ha più che compensato il calo di 313 milioni dei depositi, ma ha segnato anche il “sorpasso” della raccolta indiretta sui depositi in conto corrente nei portafogli delle famiglie veronesi. A giugno 2024 infatti, i depositi della provincia risultavano pari a 19,2 miliardi di euro, mentre titoli di stato, azioni, bond e fondi di investimento superavano i 19,4 miliardi. In termini percentuali, se nel 2023 questi rappresentavano il 45% dei risparmi veronesi, nel 2024 ne componevano poco più del 50%. Inoltre, la provincia della città di Giulietta, registrando un ammontare complessivo di risparmi di oltre 38,6 miliardi di euro, si conferma la più “ricca” della regione.

Treviso l’aumento della ricchezza finanziaria delle famiglie è stato il frutto di una brillante performance della raccolta indiretta, aumentata di più di 2,7 miliardi di euro, corrispondenti ad un +22% che è il miglior risultato in termini percentuali della regione. Flettono di 66 milioni invece i depositi, pari a –0,3%, perfettamente in media con il dato regionale. A fine giugno 2024, nel complesso, i risparmi delle famiglie trevigiane ammontavano a 35,5 miliardi, circa, rispetto ai 31,8 dell’anno precedente, mentre la percentuale di titoli finanziari è passata dal 39% al 44% del giugno 2024.

Venezia e provincia hanno riportato un incremento dei loro risparmi pari a 2,1 miliardi circa, +7,8% in termini percentuali, inferiore alla media regionale (+8,4%), ma superiore alla media nazionale (+7,1). La crescita è frutto di una sostanziale tenuta dei depositi, incrementati di 4 milioni di euro nei 12 mesi, e dell’aumento di più di 2 miliardi di euro dei titoli finanziari (+19,6%). La ricchezza finanziaria complessiva delle famiglie veneziane, che ammontava a circa 26,8 miliardi nel giugno 2023, si attesta quindi ad un totale di 29,9 miliardi di euro nello stesso periodo del 2024, confermandosi la quinta in ordine di grandezza tra le provincie della regione, vedendo però il gap con le provincie di Verona, Padova, Vicenza e Treviso lievemente aumentare. Anche a Venezia la componente di ricchezza finanziaria rappresentata da titoli di stato, fondi di investimento, obbligazioni e azioni è aumentata dal 39% del 2023 al 44% dell’anno successivo.

Belluno ha visto i risparmi dei suoi cittadini incrementare di 686,5 milioni, che rappresentano un +8,1%, lievemente al di sotto della media regionale (+8,4%), ma di un punto percentuale superiore alla media italiana (+7,1%). Il calo dei depositi, di 78 milioni è stato, in termini percentuali, insieme a quello della provincia veronese, il più significativo nella regione, corrispondente a – 1,6% dei risparmi complessivi bellunesi. Il decremento però è stato compensato da un aumento dei titoli di stato, fondi di investimento e altri titoli finanziari di 764,5 milioni, un +21,8%, seconda miglior performance della raccolta indiretta tra le provincie venete, dopo Treviso. I risparmi dei bellunesi hanno quindi raggiunto, nel giugno 2024, il valore complessivo di oltre 9,1 miliardi di euro, rispetto agli 8,4 dell’anno precedente, con una componente pari al 47% in titoli finanziari, rispetto al 42% dell’anno precedente.

La provincia di Rovigo, che ha segnato un aumento della ricchezza finanziaria complessiva di circa 434 milioni di euro, pari a +6,5%, stabilendo quindi l’incremento minore tra i diversi territori veneti, inferiore alla media regionale (+8,4%) e a quella nazionale (+7,1%). Il dato risulta penalizzato sia da un calo dei depositi di 56,6 milioni, pari a – 1,3%, più che quadruplo rispetto alla media regionale (-0,3%) e superiore alla media nazionale (-0,8%), sia dal fatto che l’importante incremento della raccolta indiretta, di 490,4 milioni, pari a +21,4% è stato meno incisivo che in altre provincie, perché il peso medio dei prodotti finanziari nei portafogli dei rodigini risultava all’incirca del 34% nel 2023, inferiore al peso medio assunto dalla componente finanziaria nelle altre provincie (42% circa il dato medio regionale 2023).I risparmi delle famiglie rodigine, sono quindi passati da 6,7 miliardi nel giugno 2023 a oltre 7,1 nei 12 mesi successivi. La componente in titoli finanziari è salita dal 34% al 39% nel 2024.

 

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