Elezioni Emilia Romagna: confronto tra i candidati all’assemblea CNA

Sfide e prospettive a confronto tra gli aspiranti presidenti della Regione.

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elezioni in Emilia Romagna

Con la seconda legislatura di Stefano Bonaccini al termine, con le elezioni in Emilia Romagna ci si prepara a un rinnovamento politico che segna la fine di un’epoca. In questo contesto, l’assemblea regionale di CNA Emilia Romagna, prima associazione di rappresentanza imprenditoriale della regione con oltre 150.000 iscritti, ha aperto un dialogo diretto tra le imprese e i candidati alla presidenza della Regione.

Ospiti i tre candidati: Michele De Pascale, Federico Serra ed Elena Ugolini. Un confronto che è stato serrato, a un mese dalle urne, con i riflettori puntati sulla capacità di ciascun candidato di rispondere alle esigenze di un sistema economico così articolato come quello emiliano-romagnolo.

elezioni in Emilia Romagna
L’assemblea Cna incontra i tre candidati presidenza regione: da sx Elena Ugolini, Federico Serra e Michele De Pascale.

Oltre 600 tra imprenditori erano presenti all’assemblea, che è stata un punto di contatto cruciale tra i candidati alle elezioni in Emilia Romagna e il mondo reale delle imprese. Dopo l’apertura dell’evento da parte del segretario di CNA Emilia Romagna, Diego Benatti, è salito sul palco il presidente regionale Paolo Cavini. Sul tavolo dodici pilastri strategici fondamentali per il sistema imprenditoriale regionale. Un manifesto, presentato alla politica, che mette al centro – tra le altre priorità – ambiente e territorio, giovani e ricambio generazionale, credito, infrastrutture e sanità.

Cavini ha evidenziato ai candidati alle elezioni in Emilia Romagna l’importanza della sicurezza territoriale, chiedendo un maggiore coinvolgimento delle imprese nelle decisioni: «abbiamo il polso di cosa serve, non si può perdere parte della produzione perché il territorio non è sicuro». Ha sottolineato la necessità di favorire il ricambio generazionale, introducendo misure fiscali per incentivare i giovani imprenditori: «il futuro delle imprese esiste solo se ci sono i giovani». Sul credito, ha suggerito bandi regionali più accessibili per le piccole imprese. Ha poi discusso l’importanza di investire in infrastrutture, formazione e legalità, e ha ribadito la necessità di mantenere elevati gli standard sanitari regionali.

Hanno preso la parola a uno a uno i candidati alle elezioni regionali 2024, moderati dalla giornalista Stefania Scordio: Michele De Pascale candidato del centrosinistra, Federico Serra candidato di Potere al popolo, Pci e Rifondazione comunista ed Elena Ugolini candidata del centrodestra. Le regole del gioco erano semplici: ogni candidato aveva a disposizione 15 minuti a testa più un ultimo minuto ciascuno di “appello al voto”.

Ugolini, candidata del centrodestra alle elezioni regionali, ha delineato tre impegni chiave per il suo programma, concentrandosi su giovani, famiglie e imprese. Ha sottolineato la necessità di una legge per favorire il passaggio generazionale nelle imprese: «serve una legge che aiuti tutti i giovani a rimanere qui, per lavorare». Ha denunciato il calo demografico e la stagnazione della natalità, proponendo politiche familiari più diffuse, in particolare per il sostegno ad anziani e disabili.

Infine, Ugolini ha ribadito l’importanza di bandi e formazione su misura per le Pmi, con un occhio di riguardo alle aree interne per prevenire lo spopolamento. Sul tema ambientale, Ugolini ha insistito sulla necessità di una manutenzione più responsabile dei fiumi: «serve pulizia e attenzione agli argini, con una manutenzione ordinaria costante».

De Pascale, candidato del centrosinistra, ha ribadito l’importanza di preservare il modello diffuso delle piccole e medie imprese (Pmi) dell’Emilia Romagna, sottolineando la centralità del Patto per il Lavoro e il Clima: «solo insieme, con il dialogo, possiamo mantenere forte l’Emilia Romagna». Ha insistito sulla necessità di semplificare la burocrazia per le imprese, soprattutto nel settore delle costruzioni, e ha proposto un piano di investimenti orientato al futuro. De Pascale ha puntato l’attenzione sull’importanza di una strategia di trasporto che integri scali portuali, ferrovia e autotrasporto. Ha inoltre richiamato l’importanza di un “Patto infrastrutturale per l’Emilia Romagna“, identificando le priorità per il territorio, con un’attenzione particolare alla prevenzione e alla difesa ambientale: «il livello attuale di protezione del territorio è insufficiente, dobbiamo fare di più».

Serra, candidato di Potere al Popolo, Pci e Rifondazione comunista, ha evidenziato la mancanza di un dialogo della Regione con chi vive la realtà del lavoro. Ha discusso le implicazioni economiche del conflitto attuale, sottolineando che l’economia di guerra influisce sul caro vita e richiede una diversa pianificazione industriale, danneggiando i lavoratori e favorendo le multinazionali a scapito delle piccole imprese: «è un modello economico che saccheggia».

Serra ha inoltre espresso preoccupazione per le politiche sanitarie, chiedendosi se sia etico fare profitto su sanità e disabilità, e criticando il progetto del passante di Bologna, che mira ad aumentare il traffico merci senza affrontare le reali esigenze del territorio: «il PD agisce come un partito unico con il pilota automatico». Infine, ha messo in discussione il modello delle startup, evidenziando come i giovani, pur avendo idee innovative, finiscano per essere assoggettati al precariato.

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