L’Autobrennero inadeguata spinge all’utilizzo delle strade ordinarie

Protesta dei comuni e della provincia di Bolzano intasati dal traffico: «serve un divieto di uscita dall’autostrada, come all’estero». Come la si mette con coloro che in autostrada non sono mai entrati?

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L’Autobrennero inadeguata a sopportare la mole del traffico è sotto gli occhi di tutti, a causa di una politica miope che non ha voluto attrezzare tempestivamente al prevedibile incremento di traffico l’arteria interazionale che collega l’Italia con il Nord Europa, puntando ad un potenziamento della ferrovia che sembra una tela di Penelope, con continui ritardi nei cantieri per la realizzazione del quadruplicamento dei binari, con il risultato che oggi l’autostrada è spesso satura e basta un nulla per bloccare il traffico per ore.

E se il traffico si blocca sull’Autobrennero, specie per coloro che sono nelle vicinanze del casello la via di fuga è di uscire dall’autostrada e di proseguire sulla viabilità ordinaria, cosa che del resto si fa sempre di più specie nella tratta vicino al confine, sia in Italia che in Austria.

Peccato solo che l’aumento del traffico sulla statale finisca con il congestionare i paesi attraversati, con tanti sindaci e pure il presidente della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher (Svp), che chiedono il divieto di uscita dall’Autostrada nel caso di blocco o rallentamento della circolazione, prevedendo controlli a campione sugli automobilisti che viaggiano sulla statale, ignorando che la circolazione sulla statale è libera e che l’utilizzo dell’autostrada mica è un obbligo, anche per risparmiare su pedaggi sempre più esosi e sul mancato servizio di un viaggio veloce e sicuro.

Secondo i promotori dell’ennesimo divieto, oltre all’insipienza della politica (ma questo va da sé, ormai), ci sono i navigatori satellitari che segnalano gli intasamenti e i rallentamenti in autostrada, consigliando l’uscita al primo casello disponibile per poi proseguire sulla statale che, conseguentemente, si satura rapidamente anch’essa, specie laddove attraversa i paesi.

Per questo motivo i sindaci di Vipiteno e Brennero, ma anche il governatore Kompatscher, si sono mobilitati contro Google e contro i “furbetti delle codechiedendo un divieto di deviazione dall’autostrada nelle giornate di traffico intenso, come già in vigore in Austria e in Germania.

Google Maps indica in tempo reale agli automobilisti le code e i possibili percorsi alternativi, ma vissuta come una maledizione per chi vive lungo queste strade statali, con il comune di Vipiteno che nello scorso fine settimana ha registrato oltre 50.000 passaggi di veicoli.

Nel Tirolo austriaco, come anche in Baviera tra Monaco e Salisburgo, da tempo vige un divieto di lasciare l’autostrada nelle giornate di super traffico solo per evitare le code. Pure Google si è adeguata: in questi casi non indica neanche più il percorso alternativo.

Ma il problema, come detto, è il mancato adeguamento dell’Autobrennero alla prevedibile crescita del traffico, anche in considerazione che questa, assieme alla tratta di Tarvisio in Friuli, costituisce l’unico sbocco verso Nord del NordEst.

Sarebbe opportuno che la politica ne prendesse atto e, invece di baloccarsi con il rinnovo di una concessione autostradale che ha dimostrato di non sapere gestire, attivasse i cantieri per realizzare la terza corsia da Verona fino al Brennero. Anche il ministro alle infrastrutture, Matteo Salvini, dovrebbe prenderne atto e subentrare con Anas o qualche altro braccio ministeriale nella concessione autostradale del resto già scaduta da 8 anni, provvedendo a realizzare immediatamente quelle opere strategiche indispensabili per non strozzare gli scambi di merci e di persone tra l’Italia e il Nord Europa.

 

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