Il passaggio transfrontaliero delle merci tra l’Italia e i paesi confinanti attraverso le Alpi è sempre più problematico e quando non ci si mette la natura con frane e smottamenti vari (il caso del valico ferroviario del Frejus in Francia), problemi strutturali ai ponti (il viadotto Lueg in Austria), ci pensa la politica a mettersi di traverso come il caso che coinvolge le imprese di trasporto altoatesine. E la cosa è ancora più odiosa quando gli sgambetti avvengono tra cugini, come i Tirolesi del Nord (Austria) nei confronti dei Tirolesi del Sud (Alto Adige, Italia).
La necessità di realizzare una galleria paramassi sulla strada statale del valico di Resia B180 nel territorio del Tirolo ha imposto il divieto di circolazione ai camion e all’obbligo di percorrere itinerari alternativi. Il cantiere ha avuto forti ripercussioni sul traffico transfrontaliero tra l’Alta Venosta e il Tirolo e la politica delle due regioni pareva avere trovato una soluzione per cercare di mitigare il più possibile il problema.
Il governatore altoatesino Arno Kompatscher e l’assessore alla mobilità Daniel Alfreider hanno incontrato la giunta del Tirolo guidata da Anton Mattle, l’amministrazione distrettuale di Landeck e il governo del Cantone dei Grigioni in Svizzera. Il risultato è stato una soluzione soddisfacente per tutti, o almeno così sembrava.
In base a questo accordo, i mezzi pesanti con o senza rimorchio fino a 6,5 metri di lunghezza possono utilizzare il percorso alternativo via Martina senza limitazioni. I mezzi pesanti con rimorchio con lunghezza superiore ai 6,5 metri nel traffico merci locale tra la Val Venosta e l’Austria possono utilizzare il percorso alternativo via Martina in determinate fasce orarie. Per farlo, hanno bisogno di un permesso speciale rilasciato dalla polizia cantonale dei Grigioni o dall’autorità distrettuale di Landeck. Gli autocarri del traffico merci locale tra la Val Venosta e l’Austria sono esenti da qualsiasi formalità doganale quando transitano in Svizzera sul percorso tra Martina e Schalkl.
Peccato che, come spesso accade, il problema stia nelle clausole scritte in piccolo. Nei documenti predisposti dal Tirolo qualche manina ha fissato una tassa amministrativa di 200 euro per camion per la concessione dell’esenzione.
Una bell’e buona gabella che ha fatto sbottare Alexander Öhler, presidente dei trasportatori di merci di lvh.apa Confartigianato Alto Adige: «le imprese di trasporto altoatesine vengono quindi utilizzate dal Tirolo come vacche da mungere! La giunta provinciale di Bolzano deve intervenire urgentemente a livello politico. Il principio della circolazione delle merci deve essere sempre il seguente: Lavorare insieme e non gli uni contro gli altri – e nell’interesse dell’economia. Quello che sta accadendo qui è esattamente il contrario».
Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata.
Telegram
https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano
https://www.facebook.com/ilnordestquotidian
X
https://twitter.com/nestquotidiano
© Riproduzione Riservata