Cambio al vertice di Confindustria della regione Trentino Alto Adige. Nel corso della riunione della Federazione è scattata l’alternanza tra le due territoriali provinciali con il passaggio di consegne tra l’uscente Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento, e Heiner Oberrauch, presidente di Confindustria Alto Adige, che sarà presidente anche dell’articolazione regionale per i prossimi due anni.
La presidenza della Federazione regionale prevede un’alternanza tra i vertici delle associazioni industriali di Trento e Bolzano. Oberrauch ha ringraziato Manzana per il lavoro svolto come presidente di Confindustria Trentino Alto Adige durante il suo mandato, anche se molti, associati e non, lo hanno considerato piuttosto opaco e scarsamente incisivo.
Durante la riunione, sono stati toccati diversi argomenti comuni alle imprese delle due province. Il tema centrale affrontato è stato quello dell’Autonomia differenziata in discussione a livello nazionale. Confindustria regionale valuta positivamente l’assegnazione di nuove competenze a livello regionale e provinciale. Si tratta di una opportunità che consente di gestire le materie in modo più efficace e secondo il principio della sussidiarietà. Sull’argomento Confindustria regionale è disponibile a dare il proprio contributo alla luce dell’esperienza in tema di Autonomia delle due province di Trento e Bolzano.
Oberrauch e Manzana hanno sottolineato, inoltre, l’importanza di continuare nella collaborazione a livello regionale. «Di fronte alle grandi sfide che abbiamo di fronte – decarbonizzazione, digitalizzazione e cambiamento demografico – la sinergia regionale assume un’importanza ancora maggiore» sottolinea Oberrauch.
Sull’onda di quanto sta accadendo in altre regioni, dove l’assetto provinciale di Confindustria viene progressivamente superato a favore di uno regionale, sarebbe estremamente utile che soprattutto per una realtà piccola come quella del Trentino Alto Adige si superasse definitivamente l’articolazione provinciale, per arrivare ad un’unica Confindustria regionale, capace di trattare con il dovuto peso economico e politico questioni che non si fermano al confine di ciascuna provincia o regione, magari arrivando anche alla realizzazione di un organismo di rappresentanza economica territoriale che vada anche oltre i confini regionali, capace veramente di essere quell’incubatore di crescita economica, di nuova imprenditorialità e di formazione di politiche sociali ed economiche capaci di incidere fattivamente sul territorio specie in presenza di una classe politica sempre più insoddisfacente e priva di reale preparazione, oltre che di sufficiente visione e lungimiranza.
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