Nuovo episodio di pesante maltempo con oltre 450 chiamate alle sale operative dei vigili del fuoco in Veneto per le violente precipitazioni che nella notte hanno principalmente interessato le province di Padova, Treviso, Vicenza, Venezia e Verona, causando allagamenti di piani interrati, piani terra e anche strade.
In provincia di Padova una delle situazioni più critiche nell’alta provincia, nei comuni di Tombolo, Cittadella, Loreggia, Villa del Conte per l’intensità delle precipitazioni nell’arco di un’ora. L’eccezionale portata d’acqua ha generato l’esondazione del fiume Tergola e del Piovego, nonché del canale Vandura con l’allagamento di locali e strade. Il dispositivo di soccorso è stato integrato con 15 unità e mezzi provenienti dai comandi di Rovigo, Venezia, Verona e Belluno.
A Vicenza un alto numero di chiamate per allagamenti di piani interrati nel comune di Torri di Quartesolo, interventi in città, a Camisano Vicentino, Grisignano del Zocco, Longare e altri comuni della Riviera Berica. Il dispositivo di soccorso è stato integrato con una squadra proveniente dal comando di Rovigo.
A Treviso vi sono stati interventi dei vigili del fuoco sempre per prosciugamenti, e nei comuni di Silea, Preganziol, Casier. In provincia di Venezia particolarmente colpiti i comuni di Mirano, Salzano, Martellago, dove hanno operato fino all’alba le squadre dei vigili del fuoco di Mira, i volontari di Mirano, squadre di volontari della protezione civile per il prosciugamento di garage e piani interrati. Infine, a Verona interventi per prosciugamenti di cantine e garage allagati a Bovolone, Isola della Scala, San Bonifacio.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha firmato il nuovo decreto che dichiara lo stato di emergenza regionale per le «eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito alcuni comuni delle province di Treviso, Padova, Vicenza, Verona e della Città metropolitana di Venezia dal 23 al 24 settembre 2024».
In nottata è stata aperta per alcune ore anche la Sala Operativa della Protezione Civile regionale a Marghera (Venezia), per supportare le numerose squadre di volontari delle province di Vicenza, Verona, Padova, Treviso e della Città Metropolitana oltre ai volontari Ana all’opera nei territori colpiti impegnate nell’ondata di maltempo in Veneto.
Intanto, il Commissario straordinario per il sistema del Mose, Elisabetta Spitz, ha pubblicato il decreto provveditoriale che fissa ufficialmente le modalità di entrata in funzione del Mose di Venezia con una soglia di marea a 110 centimetri.
Tutte le squadre che operano alle bocche di porto sono state formate sulle nuove procedure che da oggi sono operative. La quota di 110 centimetri è stata stabilita dal Comitatone istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri, al quale partecipano tutti gli enti interessati.
Intanto prosegue la manutenzione delle dighe mobili nella bocca di Lido-Treporti. Ieri è stata sganciata la quarta paratoia che da oggi è a Marghera per la manutenzione. La settimana prossima sarà sostituita con la seconda paratoia, proveniente da Fincantieri. Sono così tornate in sede le due paratoie che hanno ricevuto una manutenzione “prototipale”, utile a mettere a punto il sistema più idoneo per la pulizia della barriera.
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