Lo stop del Parlamento europeo all’importazione di prodotti con sostanze vietate nella Ue risponde alle richieste del comparto agricolo italiano che avevano sollecitato gli europarlamentari alla vigilia del voto per sostenere il principio di reciprocità a tutela degli agricoltori e dei consumatori europei.
La plenaria riunita a Strasburgo ha votato a larga maggioranza lo stop all’importazione con due obiezioni alla proposta di regolamento della Commissione di stabilire dei limiti massimi di residuo (Lmr) per sostanze attive non più autorizzate nell’Unione. Fondamentale il voto pressoché unanime degli europarlamentari italiani superando le contrapposizioni politico ideologiche.
Un progetto di regolamento che – denunciano Coldiretti e Filiera Italia – avrebbe, di fatto, aperto la strada all’importazione di un’ampia gamma di prodotti provenienti da Paesi terzi, tra cui ortofrutta, cereali, piante ornamentali, legumi e prodotti di origine animale, contenenti residui di Ciproconazolo, Spirodiclofen, Benomil, Carbendazim e Tiofanato–metile, tutti vietati in Europa per ragioni di salute pubblica e tutela degli operatori agricoli.
Dopo il voto dell’Europarlamento la Commissione europea dovrebbe ritirare i due progetti di regolamento per valutare se presentare o meno una nuova proposta, seguendo le indicazioni della mozione.
L’obiettivo dell’Unione Europea deve essere proteggere la salute dei consumatori e degli operatori agricoli europei, oltre a garantire una concorrenza leale per gli agricoltori europei. L’introduzione di tolleranze per le sostanze vietate avrebbe permesso l’ingresso nel mercato europeo di prodotti provenienti da Paesi terzi con residui superiori a quelli consentiti per i prodotti europei, danneggiando gli agricoltori europei e compromettendo il principio di reciprocità nel commercio internazionale. Le sostanze vietate sono state bandite da anni dal territorio europeo a causa delle numerose preoccupazioni legate alla salute e alla sicurezza alimentare.
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