Assicurazione Rc auto: nuovi aumenti a luglio +7,4%

La polizza media a quota 416 euro. Maggiori rincari nelle grandi città. Protesta dei consumatori: in un biennio maggiori costi per 2 miliardi di euro.

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Accelera ancora la crescita dei costi dell’assicurazione Rc Auto. Dopo un segnale di rallentamento a maggio, i costi hanno ripreso a correre e a luglio sono saliti del 7,4% contro il 6,2% di giugno. Il costo medio della polizza ha raggiunto i 416 euro con incrementi anche a due cifre fra qui quello segnalato a Roma, +11%.

Nelle tabelle e i grafici stilati dall’Ivass, l’istituto che vigila le assicurazioni in Italia, emerge l’aumento quasi incessante iniziato a metà del 2022, quando l’inflazione in Europa si è risvegliata, che ha posto fine ad anni di ribassi. Anche per questo il confronto con i prezzi del 2014, quando il prezzo medio viaggiava sui 500 euro, resta positivo ma la soglia non è più così lontana.

Secondo il Codacons si tratta di «incrementi che non appaiono giustificati dall’aumento della incidentalità in Italia, e che cozzano con la situazione economica delle compagnie di assicurazioni». Rincari che, considerate le 32,9 milioni di auto assicurate in Italia, hanno determinato nell’ultimo biennio una stangata complessiva da oltre 2 miliardi di euro a danno degli automobilisti italiani, calcola il Codacons.

Critiche agli aumenti dell’assicurazione RC Auto anche dall’Unione nazionale dei consumatori secondo cui «nulla giustifica un balzo del genere: né l’inflazione, né il costo dei sinistri, né l’incidentalità». L’associazione si spinge a chiedere all’Antitrust l’apertura di un‘indagine «per capire se le differenze da città a città dipendano da restrizioni sul lato della concorrenza, intese restrittive o altro».

A pesare sull’incremento del costo delle assicurazioni RC Auto i maggiori costi dei ricambi, lievitati anche più del 30% del prezzo di listino delle auto nuove, specie quelli delle auto elettriche e ibride, che secondo un’indagine sull’affidabilità dei veicoli condotta negli Usa dai consumatori americani evidenzia un’affidabilità decisamente inferiore alla media.

Va detto che il fenomeno di aumenti riguarda tutte le province italiane, ma lo stesso rapporto segnala una ampia forbice fra gli incrementi di prezzo, compresi tra il +3,1% di Pesaro e Urbino e il +11% di Roma. Alcune province del Sud sono meno colpite e si trovano nella parte più bassa della classifica: si va dai 298 euro di Enna, i 306 di Potenza e i 310 di Oristano, per arrivare però al poco invidiabile primato detenuto da Napoli (598 euro) cui segue però Prato (591 euro).

Per gli assicurati appartenenti a classi di merito inferiori alla prima, l’incremento di prezzo medio è del +11,5%, a fronte di un aumento del +6,6% per gli assicurati in prima classe.

 

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