“Non sottovalutate l’Italia!”

Il giudizio di Christian Helmenstein, capo economista della Federazione degli Industriali austriaci in un evento a Bolzano.

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Non sottovalutate l’Italia
Christian Helmenstein, Capo economista della Federazione degli Industriali austriaci.

«L’Italia ha subito un profondo cambiamento di paradigma e sta diventando sempre più competitiva”. Queste le parole del prof. Christian Helmenstein, capo economista della Federazione degli Industriali austriaci, in occasione del primoRaiffeisen Summer Apéro” svoltosi a Bolzano, che invita a «non sottovalutate l’Italia». All’insegna de “Viva l’Italiaprospettive economiche europee“, Helmenstein ha analizzato gli sviluppi italiani nel contesto europeo riconoscendo al paese di aver intrapreso un percorso promettente per il futuro.

Mentre la Germania risulta essere un mercato sempre più a rischio, l’Italia si sta invece affermando come elemento stabile. Dopo oltre due decenni di ristagno, l’economia italiana, negli ultimi anni, è cresciuta più velocemente di quella tedesca e austriaca. «Dal 2020 al 2023, l’Italia ha registrato un vantaggio di crescita del 5% rispetto all’Austria», ha dichiarato Helmenstein, professore di Economia politica all’Università privata di Schloss Seeburg/Salisburgo, fondatore e responsabile della rete di ricerca Cognion, e membro del Consiglio generale della Banca nazionale austriaca. Helmenstein è convinto che anche nei prossimi anni l’economia italiana continuerà a crescere più velocemente rispetto ad altri paesi europei.

Dopo una difficile fase di transizione, l’Italia ha compreso che la competitività dei prezzi persa nell’Eurozona non poteva essere recuperata attraverso la svalutazione nominale della moneta nazionale.

Helmenstein ha riconosciuto l’impegno dell’Italia nel promuovere una crescita sostenibile sia nei costi unitari del lavoro che nella produttività. Dal 2020, l’Italia ha registrato il più alto tasso di crescita nella produttività del lavoro tra tutti i paesi dell’Europa occidentale, con un incremento del 7,5%, un risultato davvero notevole. Inoltre, dal 2010, i costi unitari del lavoro sono aumentati solo del 15%, mentre in Austria, a confronto, l’incremento è stato del 53% nello stesso periodo. «Questo – evidenzia Helmensteinpotrebbe conferire all’Italia un vantaggio competitivo duraturo in termini di costo del lavoro». Ma che, allo stesso tempo, si riflette in un potere d’acquisto più basso e un rallentamento dei consumi.

Il forte calo del tasso di inflazione e il conseguente miglioramento della stabilità dei prezzi confermano gli sforzi compiuti dall’Italia negli ultimi anni. «Solo 15 anni fa, nessuno avrebbe pensato all’Italia come ad un paese di riferimento per l’alta stabilità dei prezzi», ha sottolineato Helmenstein. Non si deve dimenticare che l’Italia ha investito molto in ricerca e sviluppo per un lungo periodo di tempo e, negli ultimi due anni, come conseguenza diretta della guerra in Ucraina, si è impegnata rapidamente e con costanza a diventare più indipendente dal punto di vista energetico.

Nel complesso, Helmenstein descrive lo sviluppo dell’Italia all’interno dell’Unione Europea come decisamente promettente: «se l’Italia proseguirà con determinazione sulla strada intrapresa, ci saranno buone possibilità di assistere ad una rinascita economica. Non sottovalutate l’Italia».

«In qualità di associazione di vertice per cooperative che operano in molteplici settori economici e sociali, la Federazione Cooperative Raiffeisen – ha detto il direttore generale Robert Zampieri – considera fondamentale favorire il dialogo tra persone provenienti da ambiti e con competenze diverse ma unite dall’interesse comune di contribuire ad uno sviluppo positivo dell’Alto Adige. In questo senso, il “get together” conclusivo è stata un’ottima occasione per stringere nuovi contatti, condividere idee, opinioni e progetti in piacevole atmosfera».

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