Assicurazioni, gli utili nel 2023 volano a 8 miliardi

Studio della Fisac Cgil secondo cui la crescita arriva dal ramo Vita che registra un andamento esponenziale.

0
52
assicurazioni deficit pubblico economia italiana Tassi sui mutui casa Analisi dei settori industriali Imprese estere in Italia fatturato

Un 2023 da record per le assicurazioni italiane che hanno archiviato 8 miliardi di utili sulla spinta del ramo Vita e nonostante gli eventi climatici con i danni del settore che hanno visto crescere anche se di poco i guadagni rispetto all’anno precedente.

A fare i conti sul comparto delle assicurazioni italiane la Fisac Cgil, sui dati Ania relativi ai bilanci del 2023, con lo studio che sottolinea la crescita esponenziale del ramo Vita che ha generato 5,5 miliardi di euro di utili rispetto alla perdita di 0,4 miliardi del 2022.

Positivi anche i rami Danni che hanno comunque prodotto utili per 2,5 miliardi di euro, in linea con il dato 2022 pari a 2,3 miliardi, nonostante il fortissimo impatto degli eventi climatici con un massimo storico dei danni assicurati, con oltre 6 miliardi di euro, di cui 5,5 miliardi causati da eventi atmosferici e 800 milioni dalle alluvioni in Emilia Romagna e in Toscana: un volume record di sinistri rispetto a una media negli ultimi anni di 2 miliardi di euro.

L’ampio margine di utili delle compagnie assicurative è stato oggetto nei giorni scorsi dell’attenzione del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che partendo dalla dinamica dell’Rc auto con premi in continua crescita aveva invitato ad una riflessione sui premi e alla luce dei risultati.

Per il ramo Vita, gli utili del 2023 sono stati raggiunti nonostante che il rialzo dei tassi abbia incentivato i riscatti delle polizze, cresciuti del 63% con la raccolta premi diminuita del 3,3% a 91,2 miliardi di euro determinata dalla forte contrazione dei premiunit linked” (-32%) in parte compensata dalla crescita dei prodotti tradizionali (+9,2% per Ramo I).

Complessivamente, nel 2023 la raccolta premi complessiva del lavoro diretto italiano ha raggiunto 129,2 miliardi di euro, pari al 6,2% del Pil nazionale. L’indice di solvibilità del settore è quasi stabile al 259% a fine 2023, rispetto al 247% di dicembre 2022. I fondi propri (152 miliardi di euro) risultano essere 2,5 volte il requisito di capitale di solvibilità per una eccedenza positiva, a ulteriore garanzia degli impegni assunti, pari a 93 miliardi di euro.

Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano” e “Dario d’Italia”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata. 

Telegram

https://t.me/ilnordest

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/

Facebook

https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/

X

https://twitter.com/nestquotidiano

© Riproduzione Riservata