Dinanzi alle richieste tedesche ed italiane di azzerare i vincoli al passaggio dei Tir carichi di merci sul tratto tirolese del corridoio del Brennero, dal Tirolo si risponde che l’utilizzo della ferrovia ed in particolare della “RoLa”, l’autostrada viaggiante che su speciali carri ferroviari ribassati trasporta camion completi, è sempre meno utilizzata dagli spedizionieri.
Secondo un’inchiesta del quotidiano di Innsbruck Tiroler Tageszeitung, «la “RoLa” ha perso il 5% nel 2023 e i container trasportati su rotaia con le attuali infrastrutture potrebbero essere oltre 302.000 all’anno, mentre sono solo poco più di 104.000». Mentre nel 2010 il 36% dei mezzi pesanti veniva trasportato su rotaia, nel 2022 è stato solo il 27% scrive la Tt.
Nel 2023 sono stati 2,4 milioni i Tir che hanno attraversato il corridoio del Brennero, nei primi sei mesi del 2024 sono stati 1,2 milioni. I Tir in media ricoprono una distanza di 950 km, con il 10% dei mezzi che va fino a tratte stradali di 1.600 km, una situazione ideale per il trasporto su rotaia.
Secondo la Tt di Innsbruck, a fungere di attrattore di traffico merci sul corridoio del Brennero sono i costi per un passaggio di un mezzo pesante che sono esigui rispetto ai costi dell’infrastruttura, della sua gestione e manutenzione. I costi vengono calcolati in 2,5 miliardi all’anno, di cui solo 1,3 miliardi sono coperti da entrate fiscali e pedaggi. Secondo la Tt i bassi costi dei pedaggi favoriscono il transito sul corridoio del Brennero rispetto agli altri valichi alpini. Un terzo dei Tir in transito prende in considerazione viaggi più lunghi di almeno 60 km pur di passare dal Brennebro, per spendere meno. Tanto che per l’assessore ai trasporti tirolese, René Zumtobel, «bisognerebbe aumentare i pedaggi, per evitare la deviazione del b».
Ma sul fattore costi del trasporto su gomma pesa anche il livello reddituale degli autisti, il cui salario è spesso quello dei paesi a minor costo del lavoro grazie alla delocalizzazione di molti autotrasportatori, tanto che se il loro reddito fosse nella media dei salari standard i costi di trasporto sarebbero più alti di almeno il 20%.
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