AssoBio, l’Associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici, ha tenuto a Bologna l’annuale assemblea dei Soci, alla quale hanno partecipato Nicoletta Maffini, presidente di AssoBio, gli organi associativi, Luigi D’Eramo, Sottosegretario di Stato al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e i principali rappresentanti del settore biologico italiano.
Durante l’assemblea si è presentato non solo il positivo bilancio economico e le attività svolte in corso d’anno dall’associazione, ma fornito uno sguardo sui principali andamenti di vendita e dati di mercato del biologico in Italia, attraverso la presentazione delle ricerche di NielsenIQ e SWG Spa.
Nel corso del 2023, 20 nuove aziende sono entrate in AssoBio, portando il numero degli associati a 140, con presenza su tutto il territorio italiano. Negli ultimi due anni AssoBio ha registrato un aumento significativo della rappresentanza nel settore vinicolo e nella trasformazione e produzione.
I soci rappresentano attualmente diversi settori produttivi, ma anche la grande distribuzione organizzata e quella specializzata, oltre alla cosmesi, una composizione variegata e ben bilanciata dell’intero settore.
L’Associazione ha ulteriormente incrementato sia le attività istituzionali con i ministeri delle Politiche agricole, delle Imprese, della Salute e con l’Istituto superiore di sanità, che la partecipazione alle principali fiere di settore come Cibus, Sana, Marca e Biofach.
Oggi il peso del biologico nella grande distribuzione organizzata (GDO) italiana è pari solo al 3% del totale mercato alimentare, per un giro d’affari da 2,1 miliardi, quasi il 90% delle famiglie italiane acquista prodotti biologici almeno una volta all’anno, ma è necessario per far crescere il settore spingere i consumi al fine di incrementare gli atti di acquisto.
AssoBio vorrebbe, insieme ai suoi soci, lavorare al fine di incrementare il peso del biologico sul totale alimentare al fine di raggiungere una dimensione a doppia cifra nei prossimi anni, come nei Paesi del Nord Europa. Fondamentale, per raggiungere tale obiettivo, la lettera d’intenti siglata con il “Consorzio il Biologico”, l’obiettivo finale sarà la definizione di un accordo che consenta di unire le forze per incrementare sia le attività di promozione e comunicazione, che una maggiore pressione sulle istituzioni. AssoBio e Consorzio Il Biologico rappresentano circa 300 aziende italiane di produzione, trasformazione e distribuzione.
I dati NielsenIQ presentati in assemblea e riferiti ad un confronto 2024 verso 2023 riportano un leggero incremento a valore del biologico e una sostanziale conferma dei volumi.
Tra i prodotti più venduti a valore ritroviamo le uova, le gallette, le confetture e gli spalmabili a base di frutta e i sostitutivi del latte (bevande vegetali). La categoria che, invece, cresce di più rispetto allo scorso anno è l’olio extravergine di oliva, con un andamento assolutamente positivo, dovuto principalmente ad un incremento del prezzo frutto di scarse produzioni e inflazione. In Italia le famiglie acquirenti di prodotti biologici sono 24,8 milioni, su un numero complessivo di 25,7 milioni, lo scontrino medio è di 5,1 euro e la spesa media annuale pari a 150 euro. A questi dati si aggiungono quelli presentati da SWG che mostrano il percepito del consumatore, interessante la conferma del forte legame tra prodotto biologico e salute, ma anche l’interesse verso prodotti arricchiti, ad esempio di proteine, o con minore contenuto di grassi e zuccheri. Importante anche l’interesse verso i prodotti “Made in Italy”, provenienti da filiere più sostenibili e controllate.
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