Per cercare di arginare gli effetti nefasti del grillismo di Giuseppi Conte alla guida del Paese e sui conti pubblici, tocca al governo Meloni ed in particolare al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, cercare di riequilibrare finanziariamente una situazione ampiamente sfuggita di mano con il Superbonus 110% che ha portato la spesa pubblica dai previsti 30 miliardi ad oltre 200 con un tendenziale di avvicinarsi ai 250 miliardi.
Dopo la riduzione della fantasmagorica regalia dal 110% al 90% – e poi al 70% -, ai proprietari di immobili ristrutturati con il Superbonus 110% che dovessero venderli entro dieci anni dal godimento dell’incentivo, la plusvalenza derivante dall’aumento di valore dell’immobile tra la situazione precedente e quella successiva alla riqualificazione immobiliare sarà tassata al 26%. Questo vale solo per il primo passaggio di proprietà, mentre quelli successivi saranno esenti, così come saranno esenti i passaggi di proprietà per successione diretta mortis causa tra familiari.
In questo modo, il governo Meloni e il ministro all’Economia cerca di recuperare qualche soldo dall’eccessiva generosità del governo Conte 2 e della sua maggioranza tra M5s e sinistre al gran completo, anche se il rischio connesso con l’operazione è la corretta valutazione dei valori da sottoporre a tassazione, visto che tanti immobili sottoposti alla riqualificazione non sono stati adeguatamente peritati nel loro valore venale prbima dell’intervento.
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La tassazione della plusvalenza in caso di vendita non è l’unica novità: per tutti gli edifici in condominio che hanno usufruito della riqualificazione del Superbonus 110% – e solo di questo: esclusi quelli del 90% ed inferiori – saranno obbligati entro la fine del 2024 ad estendere la copertura assicurativa obbligatoria oggi limitata al solo rischio d’incendio anche al rischio catastrofale tale da consentire la copertura dei danni in caso di alluvione o di terremoti. Una copertura che si preannuncia decisamente costosa come tutte le assicurazioni obbligatorie e che finirà con il pesare non poco sulla gestione ordinaria delle spese condominiali annuali.
Ora si tratta di vedere come l’obbligo sarà regolamentato da un apposito decreto di prossima pubblicazione, atteso anche dal comparto delle assicurazioni che devono organizzarsi alla bisogna per offrire obbligatoriamente la copertura del rischio.
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