L’Alpitronic di Bolzano a fuoco, leader dei dispositivi di ricarica elettrica per auto

Incendio in un vecchio magazzino in corso di ristrutturazione diviso dalla sede produttiva. L’azienda nel 2023 è un quasi unicorno con fatturato di un miliardo di euro.

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Il tetto di un capannone dell’Alpitronic grande come due campi da calcio è andato in fiamme nel giro di pochi secondi, generando un’enorme colonna di fumo che si alza sopra la citta di Bolzano, mentre il rapidissimo intervento di centinaia di vigili del fuoco del circondario salvano la produzione del leader mondiale degli impianti di ricarica per auto elettriche, tagliando nel tetto un lungo solco largo un metro.

L’allarme per l’incendio all’Alpitronic è stato lanciato verso le 9.20: «si parlava di un appartamento in fiamme, ma quando in viale Druso, recandoci sul luogo, abbiamo visto un enorme colonna di fumo abbiamo capito che non si trattava solo di un appartamento e abbiamo allertato tutte le forze disponibili», ha raccontato Christian Auer, ispettore antincendi capo del corpo permanente dei Vigili del fuoco di Bolzano. Nel giro di pochi minuti un centinaio di pompieri, professionali e volontari di tutta la zona si recano sul posto. La struttura era ormai totalmente avvolta dalle fiamme. Si tratta di un vecchio magazzino per lo stoccaggio di mele, che Alpitronic stava ristrutturando, a pochi metri dagli uffici, laboratori per lo sviluppo e il reparto di produzione.

«L’operatività di Alpitronic non è stata influenzata dall’incendio – ha detto, visibilmente sollevato, l’amministratore delegato e uno dei quattro fondatori, Philipp Senoner -. I danni hanno interessato una parte del magazzino dell’ex cooperativa agricola “Laurin”, in cui erano in corso alcuni lavori di manutenzione e non ancora in utilizzo. Attualmente non è possibile fare dichiarazioni sulla causa dell’incendio o sull’entità dei danni».

Alpitronic è stata una storia di successo della capacità innovativa dell’Alto Adige, che in 15 anni è passata dall’essere una start-up ad una realtà con un fatturato 2023 vicinissimo alla soglia del miliardo di euro. L’azienda è stata fondata nel 2009 da quattro ingegneri, Andreas Oberrauch, Alessandro Ciceri, Sigrid Zanon e Philipp Senoner. Nel 2010 ha depositato il primo brevetto per un inverter a commutazione risonante che ha messo Alpitronic subito in contatto con l’industria aerospaziale. Nello stesso anno è partito il primo progetto di sviluppo con la Bmw.

Nel 2015 l’azienda, in forte crescita ed espansione, si è spostata dall’incubatore del “Noi Techpark” di Bolzano alla zona produttiva dei Piani, negli ex magazzini, interessati ora dal rogo. Negli ultimi anni, Alpitronic è diventata apripista degli impianti di ricarica ad altissima potenza per la ricarica veloce. Con la crescita esponenziale l’apertura di nuove sedi a Monaco di Baviera, Bergamo e Bologna, avvenute nel 2023. Il 2024 per Alpitronic è iniziato co l’apertura delle filiali a Charlotte negli Usa e Milton-Keynes nel Regno Unito. Da tempo si sta cercando il sito adatto per la nuova, più ampia sede rispetto a quella attuale.

Quanto alle conseguenze per la città di Bolzano e l’ambiente la situazione pare sotto controllo, con la qualità dell’aria che non ha risentito del pauroso incendio secondo le rilevazioni dei vigili del fuoco, che proseguiranno anche nelle prossime ore.

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