Il 2023 è stato un anno di bilanci d’oro per gli utili fatti registrare dalle due multiutility del Trentino Alto Adige che avrebbero ulteriori margini di miglioramento se la politica – la proprietà delle due società è in maggioranza in mano agli enti locali – riuscisse a superare il confine di Salorno e ad avviare una seria politica di integrazione tra due protagonisti locali e nazionali dell’energia rinnovabile e dei servizi del ciclo idrico e ambientale.
Bilanci d’oro per la trentina Dolomiti Energia Holding Spa nel 2023 il margine operativo lordo è cresciuto a 329,6 milioni di euro, mentre l’utile netto si è attestato a 169,8 milioni di euro, il risultato migliore mai raggiunto dal Gruppo. Il consiglio di amministrazione ha approvato i risultati relativi al 2023, a cui hanno contribuito la ripresa dell’idroelettrico e l’apporto positivo delle attività commerciali, oltre alla cessazione al 30 giugno del prelievo legato al caro energia.
La posizione finanziaria netta torna ai livelli pre-crisi energetica, raggiungendo i 267,6 milioni di euro, in netta riduzione rispetto ai 642,8 milioni di fine 2022. L’attività commerciale ha registrato un aumento dei clienti serviti, saliti a oltre 733.000 punti di fornitura, con un incremento netto dei punti di fornitura sul mercato libero pari a 33.000.
Gli investimenti del 2023 ammontano a 140,8 milioni di euro, concentrati soprattutto nel potenziamento delle reti di distribuzione elettrica, gas e acqua, nella digitalizzazione e nei sistemi informativi per potenziare e migliorare la capacità operativa del Gruppo e i servizi alla clientela.
Il 2024 vedrà anche il cambio al vertice del gruppo con la nomina del nuovo direttore generale annunciato dall’amministratore delegato uscente, Marco Merler: «dal mese prossimo l’ing. Stefano Granella diventerà il nuovo direttore generale del Gruppo. Attualmente in a2a e con un passato in Enel e Erg oltre che in altre società del comparto energetico, con la sua vasta esperienza e competenza nel settore porterà una visione innovativa e una brillante leadership».
Anche sul fronte altoatesino, bilanci d’oro per il Gruppo Alperia, con l’Ebitda pari a circa 328 milioni di euro (+20% rispetto al 2022) e utile netto pari a circa 84 milioni di euro (+ 38% rispetto all’anno precedente). Inoltre importanti investimenti di Gruppo effettuati nel 2023 pari a circa 175 milioni di euro, la creazione di valore aggiunto per il proprio territorio pari a circa 389 milioni di euro, in consistente aumento rispetto a quello generato nel 2022, pari a circa 277 milioni di euro, e dividendi proposti, pari a 34,0 milioni di euro, in aumento rispetto ai dividendi deliberati nel 2023 (+2,0 milioni), in linea con quanto previsto dal Piano industriale 2023 – 2027.
Alperia ha anche annunciato la possibilità di emettere un prestito obbligazionario “green” che sarà oggetto di valutazione da destinare non solo ad investitori qualificati italiani ed esteri ma – esclusivamente in Italia – anche al pubblico indistinto. Il prestito obbligazionario potrebbe avere un ammontare compreso tra 100 milioni e 250 milioni di euro ed una durata compresa tra 5 e 7 anni. Il taglio minimo di ciascuna obbligazione sarà di mille euro. In caso di esito positivo dello studio, il collocamento dell’eventuale nuova emissione potrebbe presumibilmente avvenire tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, qualora sussistano idonee condizioni di mercato.
I ricavi complessivi di Gruppo si sono attestati a circa 2,7 miliardi di euro, in calo rispetto all’anno scorso (-25%), risentendo soprattutto della notevole riduzione dei prezzi delle commodities energetiche verificatosi nel corso del 2023: il prezzo medio dell’energia registrato presso la Borsa elettrica è infatti sceso da circa 304 euro/MWh del 2022 a circa 127 euro/MWh del 2023 (-58%), valore in linea rispetto a quello fatto registrare nel 2021, annullando di fatto l’incremento record registrato nel 2022, in analogia con quanto osservato anche sulle altre principali borse elettriche europee. Per contro, in forte aumento rispetto all’anno precedente è risultata la produzione idroelettrica (+43%).
Gli investimenti relativi alla gestione ordinaria del Gruppo effettuati nel 2023 sono stati pari a circa 175 milioni di euro (nel 2022 erano risultati pari a circa 167 milioni di euro), in particolare nella distribuzione di energia elettrica per rafforzare la qualità e la continuità del servizio e nella generazione per l’ammodernamento delle centrali idroelettriche. L’indebitamento finanziario è sceso, a fine 2023, a 1.007 milioni di euro contro il dato di fine 2022, pari a 1.163 milioni di euro (-13%).
Per il direttore generale, Luis Amort, «i risultati del Gruppo Alperia nel 2023 sono molto positivi, a conferma della solidità gestionale e industriale raggiunta in questi anni e delle relative azioni adottate. Da un punto di vista finanziario, si rammenta l’importante operazione rappresentata dall’emissione del primo green bond pubblico quotato di Alperia avvenuta ad inizio luglio 2023 per un importo pari a 500 milioni di euro, confermando la strategia di sostenibilità del Gruppo volta alla decarbonizzazione».
La presidente del Consiglio di gestione, Flora Emma Kröss, ha ribadito «l’attenzione del Gruppo verso la sua clientela in un contesto di prezzi dell’energia in discesa rispetto ai prezzi eccezionali del 2022, ma che si sono comunque mantenuti elevati se rapportati alla situazione pre Covid, il Gruppo – anche nel corso del 2023 – ha continuato a proporre ai clienti altoatesini, siano essi famiglie che imprese, offerte commerciali favorevoli».
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