Pensioni di invalidità: al Sud l’incidenza è doppia rispetto al Nord

Inps, 77,4 a fronte di 39,3 ogni 1.000 residenti. Le pensioni ordinarie sono 295,2 ogni 1.000 residenti.

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In Italia, a inizio 2024, l’Inps ha registrato 17,7 milioni di pensioni attive, escluse quelle degli ex dipendenti pubblici e dei giornalisti per una spesa di 248 miliardi di euro e un’incidenza di assegni sulla popolazione di 295,2 pensioni ogni mille abitanti.

Se al Nord si percepiscono in media più assegni pensionistici ordinari da lavoro, l’incidenza cambia guardando alle prestazioni di invalidità e a quelle sociali. Nel Sud, secondo quanto emerge dall’Osservatorio Inps sulle pensioni, l’incidenza delle prestazioni agli invalidi civili è di 77,4 ogni mille residenti, quasi il doppio di quella registrata al Nord che è di 39,3 ogni mille residenti.

Se si guarda al complesso delle pensioni, il Nord registra 311 pensioni ogni mille abitanti, il Centro 292,5 e il Sud 275,6. Al Nord prevalgono le pensioni previdenziali, quelle basate sul versamento di contributi (vecchiaia, invalidità previdenziali e superstiti), mentre al Sud prevalgono le prestazioni assistenziali (a fronte di invalidità civili e di disagio economico).

Ma se per le pensioni e gli assegni sociali il dato è legato al fattore economico e a un tasso di occupazione nettamente più basso nell’area, per le invalidità civili non dovrebbe esserci una differenza così significativa.

Se si guarda alle pensioni assistenziali, nel complesso ce ne sono 70 ogni mille abitanti in Italia con un andamento che va dalle 44 dell’Emilia Romagna alle 124 della Calabria e 116 della Campania. Nel complesso le pensioni assistenziali sono 4.142.774 (il 23,3% del totale). Di queste 3.297.954 sono prestazioni agli invalidi civili. Oltre la metà della spesa per pensioni è destinata al Nord Italia (il 55,5%), il 24,2% all’Italia meridionale e le isole (per la categoria Pensioni e assegni sociali la percentuale passa al 55,9%), il 19,6% all’Italia centrale e lo 0,7% a soggetti residenti all’estero.

L’importo medio mensile della singola prestazione (bisogna tenere conto del fatto che il pensionato può avere più assegni) in Italia è di 1.081,16 euro per 13 mensilità. Al Nord l’importo medio mensile è di 1.248,74 euro, al Centro di 1.100,48 euro e al Sud di 852,40 euro. All’Estero l’importo medio mensile è di 379,40 euro. Il dato tiene conto del fatto che al Nord le pensioni sono basate in media su più anni di contributi e al Sud c’è un’alta percentuale di prestazioni assistenziali.

Oltre la metà delle pensioni vigenti, sempre escluse quelle dei dipendenti pubblici e dei giornalisti, ha un importo inferiore a 750 euro. Il dato riguarda le singole prestazioni (sia previdenziali che assistenziali) e non il complessivo reddito da pensione dei pensionati che spesso si basa su più assegni. Si tratta di 9.543.973 pensioni (il 53,7% del totale). Il divario tra i due sessi è accentuato con il 40% delle pensioni degli uomini al di sotto di questa cifra e il 64,7% per le donne.

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