Carri ferroviari per il rilancio di Wartsila: Msc presenta il piano

Produzione di 1.000 veicoli moderni per il traffico merci per ammodernare il settore e soddisfare la crescita della domanda di trasporto terrestre.

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Trasporto merci Carri ferroviari

Il rilancio del sito produttivo triestino di Wartsila passa dalla produzione di moderni carri ferroviari in sostituzione dei motori navali, con l’obiettivo di realizzarne a regime 1.000 pezzi annui ed essere protagonisti delle politiche europee sulla transizione ambientale che sosterranno il trasporto merci su ferro rispetto a quello su gomma, che fanno ipotizzare un fabbisogno di 10.000 carri all’anno nel continente.

Il piano presentato da Msc, Mediterranean Shipping Company, per il sito produttivo che Wartsila sta abbandonando a Bagnoli della Rosandra (Trieste) sulla carta sembra congruo e affidabile sia dal punto di vista industriale che come scenario di mobilità. Un piano che, prudenzialmente, sembra accontentare tutti.

Msc, oltre ai trasporti via acqua di merci e di persone in vacanza con le crociere, sta investendo tanto sul ferro, a partire dal 50% di Italo-Ntv rilevato in settembre, con uno scenario di diventare un protagonista sul trasporto su ferro in tutt’Europa.

Il piano di Msc, l’unico rimasto in lizza per il rilancio del sito produttivo triestino, ha numeri notevoli: sul fronte occupazionale, l’intenzione è di assumere una ventina di persone appena si parte, e poi in brevissimo tempo, a seconda delle tappe del piano, gli altri 280 circa lavoratori in esubero, applicando il contratto dei metalmeccanici. L’intero impiego di tutte le maestranze è previsto in 36 mesi, così da strutturare la parte produttiva, ottenere le certificazioni e l’autorizzazione per l’accesso alla rete ferroviaria.

I mille carri saranno unità ferroviarie merci tecnologicamente avanzate che andranno a sostituire il parco europeo vetusto. Le previsioni sono di un incremento del trasporto su ferro in Europa dal 15 al 30/40% da qui al 2030/2040. Le direttive europee per abbassare le emissioni inquinanti sono chiare e la rotaia rimane alternativa alla mobilità su gomma o aerea su media/lunga distanza. Trieste produrrà componenti anche per carri destinati anche ad un’altra fabbrica. Msc ha espresso disponibilità a valorizzare una parte di indotto.

La trattativa del passaggio di Wartsila a Msc passa attraverso un accordo di programma al cui interno figureranno anche ammortizzatori sociali per riqualificazione e ricollocazione dei dipendenti. Il ruolino di marcia avrà un ritmo alto: prossimo incontro per avviare l’AdP il 27 marzo, sempre in sede ministeriale, come oggi; sua sottoscrizione entro la scadenza del contratto di solidarietà, il 30 giugno. Poi, l’accordo sindacale, con la soddisfazione di tutti i protagonisti coinvolti, sindacati, industriali e politici.

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