Il Fondo sovrano per il “Made in Italy” è una realtà

Stanziato un miliardo di euro per sostenere le imprese italiane che investono nei settori strategici.

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Il Fondo sovrano per il “Made in Italy” previsto dalla Finanziaria 2024 prende il via grazie allo stanziamento di un miliardo di euro che andrà a sostenere le imprese italiane che investono nei settori strategici della transizione verde e digitale, e per garantire l’approvvigionamento di materie prime critiche.

«I decreti attuativi sono completi – ha spiegato il ministro delle Imprese, Adolfo Urso -. Il Fondo sarà attivo a poche settimane dall’approvazione in parlamento del disegno di legge». Lo strumento finanziario è aperto alla partecipazione di fondi di investimento e altri soggetti. Lo stanziamento è di 700 milioni per il 2023 e 300 milioni per il 2024.

Il decollo del Fondo sovrano è stata annunciata dal ministro Urso nel corso della XII Cabina di regia per l’internazionalizzazione svoltasi nella sede del suo Ministero. La Cabina ha lo scopo di sostenere gli investimenti esteri in Italia e italiani all’estero, e ha visto la partecipazione dei ministri Antonio Tajani degli Esteri, Gennaro Sangiuliano della Cultura, Orazio Schillaci della Salute, e della sottosegretaria all’Economia Sandra Savino.

Proprio Savino ha rivelato che il governo prevede per il 2024 una crescita dell’export di beni e servizi del 5% dopo un 2023 che ha visto le esportazioni arrivare a 630 miliardi di euro, il 30% in più rispetto al 2019. L’Italia, ha spiegato Savino, l’anno scorso ha compensato «il rallentamento della domanda da parte di alcuni dei principali mercati di riferimento, come la Germania, con un riorientamento verso geografie più dinamiche. La bilancia commerciale è tornata in positivo, a 34,5 miliardi, con una crescita di oltre 68,5 miliardi rispetto al 2022. Un dato che, depurato dai beni energetici, arriva a 98 miliardi».

Alla Cabina di regia è stato firmato un protocollo d’intesa tra Ice (Istituto per il commercio estero) e Invitalia (agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa), per favorire gli investimenti esteri qualificati in Italia e rafforzare l’attrattività del sistema Paese sui mercati internazionali. Al termine della riunione è stato approvato un documento con le linee strategiche per l’internazionalizzazione: attenzione a sistema fieristico, grande distribuzione, Africa e Ucraina, spazio, materie prime critiche, innovazione, startup, attrazione e sblocco degli investimenti esteri.

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