Bilancio 2023 all’insegna dei forti utili oltre quota 100 milioni di euro, ma anche sotto la spada di Damocle della “class action” proposta da molti azionisti della Volksbank Banca popolare dell’Alto Adige su iniziativa del Comitato azionisti Südtirol, Centro Consumatori Italia e Robin Aps circa il carattere falso ed ingannevole delle schede di alcuni prodotti finanziari sottoscritti dai risparmiatori per l’acquisto di azioni della banca non quotata.
Tornando ai dati finanziari, per il presidente Lukas Ladurner «Volksbank è solida, efficiente e cresce, così da confermare l’elevato livello di distribuzione del dividendo dello scorso anno pari a circa 1 euro per azione, 12% di rendimento». Le masse intermediate raggiungono i 21,8 miliardi di euro. In particolare, la liquidità delle famiglie ed imprese è cresciuta di circa 175 milioni di euro, i crediti alla clientela di circa 40 milioni di euro e la raccolta indiretta (fondi comuni di investimento, obbligazioni, azioni, assicurazioni vita, etc.) è cresciuta di oltre 565 milioni di euro.
La Volksbank è anche riuscita nella riduzione del rischio di credito, che di fatto si è annullato nell’anno grazie ai minori nuovi accantonamenti ed agli importanti recuperi sulle posizioni già classificate. La quota netta del portafoglio dei crediti deteriorati sul portafoglio complessivo (NPL Ratio netto) è giunta ormai al 1,9%, in ulteriore riduzione dal 2,3% del 2022. Le coperture del portafoglio deteriorato salgono di quasi il 3% raggiungendo il 59%.
L’utile di 100 milioni di euro è già stato decurtato dei 13 milioni di euro di oneri di sistema e dei 50 milioni di euro di imposte. Il patrimonio netto tangibile di Volksbank è pertanto in ulteriore crescita, superando per la prima volta i 900 milioni di euro ed attestandosi a 910 milioni di euro, pari a 18,9 euro per azione. Il patrimonio netto complessivo raggiunge i 19,2 euro per azione, pari al prezzo di emissione dell’ultimo aumento di capitale effettuato dalla Banca.
Il direttore generale Alberto Naef ha sottolineato che «l’anno 2023 è stato un perfetto anno di transizione tra il “Piano Industriale Sustainable 2023” ed il nuovo “Piano I-mpact 2026”. Da tre anni consecutivi registriamo risultati brillanti che hanno rafforzato la banca, e siamo fiduciosi che anche nel 2024 sapremo confermare performance in linea con il triennio 2021-2023».
Tornando alla “class action”, la Corte d’appello del Tribunale di Venezia ha accolto la richiesta delle associazioni di consumatori e di 7 risparmiatori azionisti ed è la prima volta che un tribunale italiano ammette una “class action” in materia finanziaria. Il termine per aderire all’iniziativa da parte dei risparmiatori che per l’acquisto delle azioni hanno ricevuto una scheda di prodotto nelle edizioni comprese tra gennaio 2012 a luglio 2015 potranno aderire e chiedere il risarcimento dei danni subiti fino al 9 marzo 2024, manifestando il proprio interesse scrivendo all’indirizzo: comitatoazionistisuedtirol@gmail.com.
Per il presidente di Volksbank Ladurner «secondo i ricorrenti, la scheda prodotto non spiegava loro in maniera esaustiva che il valore delle azioni può variare. Su questa scheda però ci sono tre sentenze del tribunale di Bolzano a favore della banca».
Ladurner ha fatto presente che i giudici veneziani si sono solamente espressi riguardo all’esistenza degli elementi di omogeneità nelle istanze dei ricorrenti necessari a sostenere una “class action” e che una prima udienza nel merito è prevista per il prossimo aprile. «Si tratta di un tema molto scomodo – ha aggiunto – perché avere degli azionisti che attaccano la loro stessa azienda non semplifica il lavoro di costruzione della fiducia. Ma non siamo nelle condizioni di poter accogliere inviti a transazioni su questo punto dati i pronunciamenti a noi favorevoli della magistratura altoatesina».
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