Il consiglio di amministrazione di Sparkasse – Cassa di Risparmio di Bolzano, presieduto da Gerhard Brandstätter, ha approvato le situazioni patrimoniali ed economiche individuali e consolidate preliminari al 31 dicembre 2023 per la determinazione dei Fondi propri ai fini di Vigilanza.
L’utile a livello consolidato raggiunge l’importo di 82,2 mln di euro (quota di pertinenza della Capogruppo pari a 78,2 milioni di euro) e a livello individuale della Cassa di Risparmio di Bolzano l’importo di 55,0 mln di euro.
Mentre i risultati 2022 risultavano influenzati dagli effetti positivi dell’operazione di acquisizione di CiviBank, il 2023 può essere considerato un esercizio caratterizzato da una lineare rappresentazione dei punti di forza del Gruppo Sparkasse, all’interno del quale anche la controllata CiviBank contribuisce alla redditività del Gruppo, dopo che nel 2022 quest’ultima aveva chiuso con una perdita sostanzialmente imputabile all’adozione di nuove policy in materia di accantonamenti sui rischi creditizi. CiviBank registra infatti nel 2023 un utile che ammonta a 10,7 mln di euro.
Importante incremento dei coefficienti patrimoniali con il CET1 che ammonta al 14,1% ed il Total Capital Ratio al 15,5%. Questi valori collocano il gruppo Sparkasse ad un ottimo livello in raffronto con i valori medi delle banche comparabili.
A livello di gruppo sono state realizzate 162 assunzioni per favorire la crescita e permettere di realizzare un importante ricambio generazionale.
Il conto economico a livello consolidato esprime un ottimo andamento del gruppo Sparkasse che testimonia la capacità di generazione di ricavi e di contenimento dei costi.
I ricavi da margine interesse ammontano a 301,5 mln di euro in crescita del 13,2% rispetto all’esercizio precedente. I ricavi da servizi ammontano a 131,2 mln di euro con una crescita del 14,3% rispetto al 2022. Il margine finanziario si attesta a -1,3 mln di euro, a fronte di un risultato 2022 pari 3,1 mln di euro.
I costi della gestione ammontano a 274,4 mln di euro e la comparazione con il 2022, al netto del “badwill” generato dall’operazione di acquisizione, esprime una variazione in aumento del 7,3%.
Il costo del credito ammonta a 48,6 mln di euro rispetto agli 46,2 mln di euro del 2022. Il mantenimento di adeguati accantonamenti sui rischi creditizi rappresenta una conferma di un’impostazione prudenziale che il gruppo intende perseguire.
Soddisfatto dei dati preliminari del bilancio 2023 l’amministratore delegato e direttore generale, Nicola Calabrò: «il gruppo bancario è cresciuto molto negli ultimi anni e la recente acquisizione di CiviBank consente di posizionare Sparkasse fra i principali istituti di credito del NordEst. Questa evoluzione permetterà di realizzare importanti sinergie che si potranno concretizzare nei prossimi anni ottenendo risparmi in materia di costi a fronte di sviluppo dei ricavi. Stiamo preparando un nuovo piano industriale di gruppo che permetterà di esprimere il nuovo potenziale di crescita. Crediamo che un rafforzamento della rete di entrambe le banche ed importanti investimenti di natura tecnologica consentiranno al gruppo Sparkasse di diventare ancora più forte, presente sul territorio e nello stesso tempo generare maggiore efficienza».
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