Uccisione orso M90: dagli ambientalisti denuncia penale contro Fugatti

La scelta di condannare un animale protetto rischia di costare caro al leghista, già subissato di minacce sui canali social.

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Abbattimento orsa KJ1 uccisione orso m90 Orsi in Trentino Orso M49 Maurizio Papillon

L’uccisione dell’orso M90 con un abbattimento lampo deliberato dal presidente della provincia di Trento, il leghista Maurizio Fugatti, rischia di trasformarsi un boomerang.

La Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’Ambiente presenterà nel più breve tempo possibile un esposto-denuncia penale alla Procura della Repubblica nei confronti del Fugatti: lo ha annunciato l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’associazione e dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell’Ambiente, che, inoltre, chiede al ministero dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e al governo di impugnare, quando sarà approvata, la proposta di legge della giunta provinciale di Trento che autorizza l’uccisione di 8 orsi l’anno, perché «palesemente incostituzionale e non conforme alle norme europee».

«E’ assolutamente necessario – osserva Brambilla – un controllo di legalità sull’operato del presidente Fugatti nel caso dell’uccisione del’orso M90. Perciò, insieme con altre associazioni, chiederemo l’accesso agli atti e procederemo di conseguenza. E’ già evidente che con questa esecuzione “a la carte” Fugatti ha impedito ai controinteressati di presentare ricorsi e ha preso in giro i giudici che avrebbero dovuto esaminarli. Ha preso in giro anche la Corte europea di Giustizia, alla quale il Tar Trento aveva chiesto qualche settimana fa di chiarire se captivazione e abbattimento, le misure estreme previste dalla direttiva Habitat e dal piano di gestione (PACOBACE), fossero o meno da porre sullo stesso piano. Il presidente della PAT non ha dubbi: l’unico orso buono è quello morto».

Quanto al ministero dell’Ambiente e al governo, il comportamento di Fugatti pone un problema serio e grave. «Non sono certo l’unica a pensarlo – avverte Brambilla –, ma rifiuto di credere che il governo possa avallare una legge come quella presentata dalla giunta di Trento, e all’ordine del giorno del Consiglio provinciale, che prevede una strage sistematica di animali appartenenti ad una specie strettamente protetta, in spregio alla Costituzione, alla normativa europea, ai trattati internazionali. Sarà inoltre opportuno che il ministro fornisca presto dettagliate informazioni sul parere dell’ISPRA che ha consentito l’abbattimento di M90, sui dati e sui criteri utilizzati dall’Istituto».

Mentre da parte dei consiglieri provinciali della Lega Salvini si dice che «la strada intrapresa da Fugatti sugli orsi è quella giusta», sulla testa di Fugatti piovono via canali social nuove minacce, anche di morte, cosa che comporta il rafforzamento delle misure di tutela e protezione personale già in costo da circa un anno proprio a causa della disinvolta gestione della fauna protetta da parte del presidente leghista.

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