Brevetti al minimo dal 2019, ma è record di domande

Tra le nuove richieste, in crescita le auto autonome, tecnologie quantistiche e mascherine.

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brevetti logo Ufficio europeo dei brevetti Epo

Il numero mondiale di brevetti rilasciati nel 2023 è sceso al livello più basso dal 2019, registrando un calo del 3,4% rispetto all’anno precedente, mentre le domande depositate, 418.111 in tutto, segnano un nuovo record.

Il numero più basso di brevetti rilasciati si deve probabilmente al lavoro arretrato che si è accumulato negli ultimi anni, dal momento che ci sono più di 750.000 richieste di brevetto non ancora esaminate afferma il report annuale stilato dalla società di scienze digitali Ifi Claims Patent Services, che raccoglie e tiene traccia dei dati provenienti dall’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti e da altri uffici analoghi di tutto il mondo.

Spesso, il vero valore di un’azienda risiede nelle sue proprietà intellettuali, quindi l’esame dei brevetti è uno strumento chiave per valutare le società quotate in borsa. La tecnologia in più rapida crescita nel 2023 è quella dei veicoli a guida autonoma, salita del 38,3% negli ultimi cinque anni e al primo posto per il secondo anno consecutivo. In questo campo le giapponesi Toyota e Honda e la statunitense Waymo sono le aziende che aprono la strada.

Tra le altre 10 tecnologie che si stanno sviluppando più velocemente ci sono, nell’ordine, le sigarette elettroniche, i sistemi legati alla trivellazione in cerca di petrolio, gas o acqua, le mascherine chirurgiche, l’informatica quantistica e le sigarette tradizionali. E poi ancora, i sistemi di controllo per lavatrici e asciugatrici, le nanotecnologie per l’elaborazione delle informazioni, sistemi per l’elaborazione digitale dei dati e, infine, il settore della distruzione, trattamento e riciclo dei rifiuti.

Poco meno della metà dei brevetti (149.522) è stata assegnata ad aziende con sede negli Stati Uniti, con un aumento del 4,8% rispetto al 2022, che ottengono il quadruplo di quelli assegnati al Giappone, al secondo posto. La classifica delle 5 nazioni con maggiore numero di brevetti è completata da Corea del Sud, Cina e Germania, tutte in calo rispetto all’anno precedente. Tra i primi 10 paesi della lista, gli unici in crescita oltre gli Stati Uniti sono Taiwan e Canada.

Tra le prime 50 aziende per numero di brevetti, la sudcoreana Samsung si trova al primo posto per il secondo anno consecutivo; la società statunitense di telecomunicazioni Qualcomm sale sul secondo gradino guadagnando 5 posizioni e Tsmc, azienda di Taiwan leader mondiale nella produzione di semiconduttori, è sul terzo davanti a Ibm, che è stata spodestata da Samsung nel 2022 dopo aver detenuto il primo posto per 29 anni.

Le aziende che hanno visto il balzo in avanti maggiore sono tre americane: Vmware, che produce software e sale di ben 63 posizioni, Snap, che si occupa di fotocamere (+34), e Capital One, legata a servizi bancari (+21). Il tonfo più drammatico, invece, è stato quello di Hp (produzione di computer e accessori), che perde 25 posizioni.

Per quanto riguarda i “Magnifici Sette”, le società tecnologiche Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla, solo 4 sono entrate nella Top 50: Apple in VII posizione, Alphabet (con Google) e Microsoft, rispettivamente al XIII e XIV posto, e Amazon in XVI posizione.

Per quanto riguarda le invenzioni attualmente in uso, la sfida è tutta tra giganti dell’elettronica giapponese: Panasonic rimane in testa con 94.337 famiglie di brevetti, seguita da Samsung e Hitachi. Con il termine “famiglia di brevetti” si intende il gruppo di brevetti detenuti in tutto il mondo per proteggere una singola invenzione.

Il numero di aziende giapponesi presenti in questa lista, composta da 250 voci, raggiunge il 36,4%, più di un terzo. Gli Stati Uniti e la Cina occupano rispettivamente circa il 20% delle posizioni, ma nessuna azienda statunitense conquista una posizione tra le prime 10. Ancora più indietro quelle europee, a testimonianza del pesante arretramento tecnologico della manifattura europea.

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