La casa in proprietà per gli italiani è sempre più un sogno

Costano sempre di più, i mutui casa sono sempre più difficili da ottenere e le vendite iniziano a calare, in attesa della probabile crisi dei prossimi mesi.

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La casa in proprietà per gli italiani è un sogno e come tale è destinato a rimanere per via dell’aumento continuo dei prezzi, specie nelle aree urbane medie e grandi, per la difficoltà di accedere a mutui immobiliari e ad una tassazione, specie locale, sempre più feroce.

Secondo la rilevazione Istat, nel terzo trimestre del 2023, l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie per abitarci o per investimento (Ipab) rimane stabile rispetto al trimestre precedente. Il problema però è che aumenta dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2022: un ritmo tre volte superiore al +0,6% registrato nel secondo trimestre 2023.

Per reazione all’aumento dei prezzi del mattone, le vendite scendono: il numero di immobili comprati e vendutinel terzo trimestre 2023 è calato del 10,4% rispetto al precedente, secondo l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate. Già nel secondo trimestre era stata registrata una contrazione di venditee acquisti del 16%, confermando un andamento iniziato alla fine 2022.

«Nel terzo trimestre 2023 torna ad accelerare la dinamica tendenziale dei prezzi delle abitazioni – afferma l’Istat -, alimentata soprattutto dall’andamento dei prezzi delle abitazioni nuove, che aumentano dell’8,0% su base annua. I prezzi delle abitazioni esistenti crescono, invece, solamente dello 0,5%». Nel secondo trimestre, i prezzi delle case nuove erano saliti di un +0,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, e quelli delle case esistenti di un +0,7% annuo.

La stabilità dell’indice dei prezzi dal secondo al terzo trimestre del 2023 nasce dalla compensazione tra i prezzidelle abitazioni nuove, che aumentano dell’1,6% rispetto al trimestre precedente, e quelli delle abitazioni esistenti, che diminuiscono dello 0,4%, (era +1,8% nel secondo trimestre 2023).

In media, nei primi tre trimestri del 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, i prezzi delle abitazioni sono aumentati dell’1,2%. Quelli delle abitazioni nuove fanno registrare un +4,5%, e quelli delle abitazioni esistenticrescono dello 0,5%. Il tasso di variazione acquisito dell’indice dei prezzi Ipab per il 2023, che corrisponde alla crescita che si avrebbe per l’intero anno in caso di variazioni nulle nell’ultimo trimestre, è pari a +1,3%. L’incremento maggiore, +4,7%, si ha per le abitazioni nuove, mentre per quelle esistenti la crescita è dello 0,6%.

Le aspettative per i prossimi mesi potrebbero vedere un cambio di passo, anche per l’arrivo sul mercato di migliaia di abitazioni messe all’asta per l’insolvenza dei mutuatari o per soddisfare i creditori del Superbonus 110%.

Sarebbe opportuno che le grandi realtà finanziarie del paese, a partire da banche e assicurazioni, iniziassero d’intesa con il governo a realizzare un piano d’investimenti per realizzare abitazioni da assegnare in locazione, magari con patto di futuro riscatto, a prezzi calmierati per soddisfare il desiderio di una casa in proprietà e una domanda abitativa sempre più insoddisfatta, vuoi per il caro locazioni, vuoi per l’impossibilità di accedere ad un mutuo.

Potrebbe essere un volano di sviluppo e di riqualificazione di gran parte del patrimonio abitativo esistente, utilizzando solo una piccola parte degli ingenti utili conseguiti da queste realtà. Potrebbe essere un investimento anche sociale molto più efficace della tanto sbandierata tassazione degli extraprofitti che si è rivelata un fuoco di paglia, anzi ha contribuito a scavare buchi nei bilanci dello stato che si tenta faticosamente di riempire. Intanto, la casa in proprietà per gli italiani è sempre più destinata a rimanere un sogno.

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