L’avv. Luca De Pauli ha assistito la ditta PALI SpA, noto produttore di articoli per l’infanzia, in un delicato procedimento avanti al TAR per il Lazio, relativamente a una questione afferente la sicurezza di un popolare seggiolone per bambini, da anni commercializzato dall’assistita.
All’esito di una verifica compiuta dalla CCIAA di Padova era emerso come il seggiolone sembrasse non superare le prove di non ribaltamento, con conseguente possibilità di rischio per l’utilizzatore; ne era derivato un provvedimento di immediato ritiro su tutto il territorio nazionale, emanato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, dalle conseguenze potenzialmente molto gravose per la ditta.
Proposto ricorso avanti al TAR Lazio, la richiesta cautelare di sospensione dell’atto ministeriale, in un primo momento respinta, veniva riformata in sede di appello dal Consiglio di Stato, che – sulla scorta dei motivi esposti nel ricorso, nel quale l’avv. De Pauli si era soffermato in particolare sulla necessità di effettuare prove in revisione, ritenendo inattendibili quelle che erano state eseguite in un primo momento, anche alla luce del fatto che nei molti anni di commercializzazione mai si erano verificati incidenti – aveva indicato la necessità di un approfondimento tecnico.
Disposta dal TAR una verificazione, questa veniva eseguita dall’unico laboratorio accreditato esistente in Italia, diverso da quello presso il quale erano state eseguite le prime verifiche; l’esito delle nuove prove questa volta era ampiamente favorevole alla PALI SpA, il cui seggiolone alla fine – nella sentenza pronunciata all’esito del giudizio – veniva acclarato come del tutto sicuro per i bambini.
La pronuncia è di grande importanza in quanto è veramente scarsa la giurisprudenza che ha sinora avuto modo di pronunciarsi su provvedimenti ministeriali di ritiro di articoli per ragioni di sicurezza del prodotto; ancora più raro è che il Giudice amministrativo, disattendendo le prime conclusioni tecniche sulle quali un provvedimento amministrativo si era basato, ne dispone la ripetizione, pervenendo dunque a un sindacato molto approfondito sull’esercizio della discrezionalità tecnica, per di più in un settore di grandissima delicatezza, quale quello della sicurezza dei prodotti destinati alla prima infanzia.
Nel procedimento la Camera di Commercio di Padova è stata rappresentata dall’avv. Nicoletta Salvagnini.
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