Rigassificatore di Ravenna: i lavori avanzano bene

Investimento da 1 miliardo tra nave e la realizzazione della condotta di terra e a mare. Atteso esercizio entro marzo 2025.

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rigassificatore di ravenna
La nave rigassificatrice BW Singapore che sarà operativa a Ravenna.

Già attivo quello di Piombino, procedono a buon ritmo i lavori per il rigassificatore di Ravenna che entrerà in esercizio – così si stima – entro il marzo 2025 grazie a un investimento complessivo da un miliardo, tra la nave – la BW Singapore – attualmente in Egitto e prossima al trasferimento a nei cantieri di Dubai per gli adeguamenti del caso – che sarà ormeggiata ad una piattaforma a 8,5 chilometri al largo di Ravenna e il collegamento alla rete di trasporto di gas nazionale.

A fare il punto sull’operazione, oltre al sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, è Stefano Venier, amministratore delegato di Snam, arrivato in Romagna per presentare i lavori collegati alla collocazione all’allacciamento del rigassificatore alla rete di trasporto gas nazionale.

Un progetto che vedrà una ampia ricaduta sul territorio segnato, osserva Venier, da una «alta cultura ingegneristica, da parte delle aziende della zona e che vedrà coinvolti oltre 100 fornitori della provincia di Ravenna e dell’Emilia Romagna». Al momento sul cantiere ravennate lavorano 850 persone, che nel picco delle operazioni cresceranno ad oltre 1.200. Sul territorio, ha osservato ancora Venier, «ci saranno oltre 300 milionicome ricaduta economica su un investimento complessivo da 1 miliardo».

A queste cifre, vanno poi aggiunti 25 milioni complessivi per le compensazioni e le mitigazioni – 10 per le compensazioni, 15 per le mitigazioni – e poi, ha puntualizzato Venier, «ci sarà la nave» che vedrà, per la sua manutenzione, «anche il lavoro di altre aziende specializzate». Secondo l’amministratore delegato di Snam, «questo rigassificatore è una infrastruttura fondamentale per la diversificazione e la flessibilizzazionedell’approvvigionamento di gas per l’Italia. Insieme a quello di Piombino forniscono circa 10 miliardi di metri cubi dei consumi nazionali. Assieme alle altre unità arriveremo ad avere circa il 40% dei consumi nazionalicoperti da gas liquefatto che arriva da diverse parti del mondo».

Quanto ai lavori in corso per l’allacciamento del rigassificatore ravennate «ad oggi abbiamo raggiunto circa il 24-25% della realizzazione dei 32 chilometri a terra e siamo al 7-8% delle realizzazioni a mare – ha detto Venier -. Sicuramente ci sarà un picco di lavoro a partire dalla primavera dove ci prepareremo ad accogliere la nave alla fine dell’anno. Stiamo assistendo alla posa della condotta a terra di 32 chilometri che dalla costa porteranno il gas fino al punto di ingresso della rete nazionale».

A scommettere sul rigassificatore nelle acque dell’Adriatico è anche il sindaco di Ravenna. Michele de Pascale: per la città si tratta di «un investimento strategico che è anche al servizio del Paese e dentro al procedimento sono stati previsti circa 25 milioni di mitigazioni e compensazioni. Quindi, da una parte opere come la riforestazione di circa 100 ettari e, dall’altra, anche opere di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico. Di fatto, è la questa è la sfida di Ravenna: dimostrare che si può vincere la sfida della transizioneenergetica, che si possono abbattere le emissioni e rimanere al centro della produttività e dell’economia del Paese».

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