Nel primo semestre 2023 l’economia del Trentino Alto Adige è cresciuta dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo il dato dell’aggiornamento congiunturale del rapporto di giugno 2023 di Bankitalia sull’economia delle province autonome di Trento e di Bolzano.
I numeri sono «in linea con quanto si è registrato nel resto del Paese», ha precisato Michele Cascarano, a capo della divisione Aret della Banca d’Italia. Il quadro di rallentamento della crescita dell’economia è dovuto principalmente all’incertezza geopolitica, all’inasprimento delle condizioni di finanziamento, all’aumento dei tassi di interesse e alla debolezza della domanda estera, in particolare di quella tedesca, che incide soprattuttosull’economia altoatesina.
La crescita dei fatturati delle imprese industriali si è attenuata in entrambe le province. «Hanno contribuito i prezzi alla produzione, che sono cresciuti, mentre i volumi di vendita sono rimasti stabili», ha detto Cascarano, sottolineando che per i prossimi mesi «abbiamo rilevato prospettive di una sostanziale stabilità da parte degli imprenditori».
Rimane stabile il dato sui servizi, trainati nella prima parte dell’anno dal turismo, mentre rallenta il mercatodelle costruzioni, che ancora non registra un “effetto Pnrr”. Crescono i tassi di interesse: a giugno 2023 quello trentino era del 5,5%, mentre quello altoatesino era del 5,1%. Alla fine del primo semestre 2023, calano i prestiti bancari alle imprese trentine (-6,4%) e rallenta la crescita di quelli alle imprese altoatesine (+1,5%). Anche i prestiti alle famiglie registrano un rallentamento (-0,3% in Trentino e +0,4% in Alto Adige), mentre diminuisce il tasso di inflazione, che a settembre è sceso al 3,6% in Trentino e al 4,7% in Alto Adige: a questa diminuzione ha contributo soprattutto il calo dei prezzi di gas ed energia elettrica.
Positivo il dato sul numero di occupati nelle due province, che nel primo semestre del 2023 è aumentato del 0,3% in provincia di Trento e dello 0,1% in provincia di Bolzano: l’aumento ha interessato in particolar modo la componente femminile.
Il rallentamento dell’economia regionale preoccupa in particolare il Trentino che, rispetto all’Alto Adige, ha un’economia più in affanno, cosa che si ripercuote direttamente anche sul bilancio provinciale, con quello trentino che arranca staccato con 3 miliardi in meno rispetto a quello altoatesino.
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