L’auto elettrica non decolla in Italia e il Europa sono sempre di più le case costruttrici che fermano la produzioneperché non se ne vendono nel quantitativo fantasmagorico che era stato preventivato da qualche solone del marketing automobilistico e il sondaggio condotto da Swg sulla percezione dell’auto elettrica presso i consumatori lo conferma.
Di fatto, i consumatori, a differenza di qualche boccalone componente dell’Europarlamento e della Commissione europea, non si sono bevuti la storiella decantata da qualche vocina cinese secondo cui sostituire l’auto tradizionale, dove la manifattura europea è leader incontrastata, con quella elettrica, dove la produzione cinese è insuperabile, ed è riuscito a fare muro alle pressioni martellanti delle campagne pubblicitarie.
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Secondo il sondaggio Swg, la percezione sui pregi dell’elettrificazione della mobilità è crollata nel giro di un solo anno, così come la percezione sulla sua sicurezza ed affidabilità, mentre sta emergendo sempre più il suo reale impatto ambientale, pari se non superiore – su tutto il ciclo di prodotto – rispetto a quello di un veicolo con motore tradizionale.
Non solo: nel giro di cinque anni, la propensione all’acquisto di un auto elettrica, a parità di potere d’acquisto, si è dimezzata tra coloro che erano sicuramente propensi, rimane stabile tra i dubbiosi, mentre più che raddoppia il numero di coloro che si dicono sicuramente contrari per motivi che vanno dal prezzo d’acquisto ancora eccessivamente alto, alla ridotta autonomia e carenza di punti di ricarica che necessitano di tempi troppo lunghi, oltre alla sicurezza intrinseca dell’attuale tecnologia delle batterie che sarà superata entro i prossimi 5 anni, evidenziando così un fortissimo problema di obsolescenza accelerata dell’investimento nell’auto, con forte svalutazione sulla rivendita nel mercato dell’usato.
Insomma, se non si è ai titoli di coda dell’avventura elettrica, poco ci manca, con buona pace di coloro che ci si è buttato a capofitto nel tentativo di lavarsi la coscienza dall’onta dello scandalo del Dieselgate e delle emissioni truccate, affossando una tecnologia europea leader per efficienza ed emissioni come il motore Diesel che deve essere rivalorizzato.
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