Tutela prodotti Dop-Igp: accordo raggiunto in Ue

Cambia l'etichetta per i prodotti tutelati con l’indicazione del produttore e norme per archiviare casi di plagio e di “Italian sounding” che costa alla sola filiera nazionale 120 miliardi di mancato fatturato.

0
1396
tutela prodotti Dop-Igp indicazioni geografiche

Nome del produttore sulle etichette delle Dop-Igp e norme per evitare in futuro casi tipo il croato Prosek con l’imitazione di una denominazione già registrata: sono alcune delle novità della riforma delle regole di tutela prodotti Dop e Igp su cui le istituzioni europee hanno raggiunto un’intesa dopo lunghe trattative.

L’accordo prevede anche schemi comuni per le dichiarazioni di sostenibilità, più poteri ai consorzi di produttori, rafforzamento della protezione sui canali digitali, anche per i nomi dei domini, e quando un prodotto a indicazione geografica viene usato come ingrediente di un alimento trasformato.

«I prodotti a indicazione geografica sono strumenti potenti per i produttori europei, e aumentano il valore aggiunto per gli agricoltori, i trasformatori e i distributori», ha sottolineato il commissario Ue all’agricoltura, Janusz Wojciechowski, ricordando che «l’Italia è leader per numero di registrazioni».

Tra le tutela prodotti Dop-Igp, anche l’eliminazione delle lacune che negli anni scorsi hanno generato i clamorosi casi di imitazione dei prodotti italiani, dell’aceto balsamico sloveno o cipriota, o del vino Prosek croato. Casi come questi «non potranno ripetersi in futuro – ha spiegato il relatore per l’Europarlamento, Paolo De Castro (Pd) -. Noi abbiamo risolto la questione dal punto di vista legislativo, scongiurando un “Italian soundingfatto nei confinidell’Ue, ma il regolamento non è retroattivo». Quindi per i casi ancora aperti, ha aggiunto De Castro, la decisione resta nelle mani della Commissione, «che ci auguriamo prenderà in considerazione l’accordo politico appena raggiunto con i co-legislatori e il suo valore».

L’Ue conta ormai oltre 3.600 prodotti nel suo registro della qualità, un sistema che ha continuato a crescere costantemente dagli anni Novanta, all’inizio della globalizzazione, quando fu pensato dall’Ue per tutelare il saper fare agricolo europeo. Da allora è diventato anche uno strumento “d’attacco”, nella penetrazione in altri mercati.

«Il sistema di tutela prodotti Dop-Igp, ad alto valore aggiunto, è uno dei motivi per cui abbiamo un surplus negli scambi agroalimentari», ha sottolineato Wojciechowski. Un valore, quello del riconoscimento nei Paesi terzi, «fondamentale» ha sottolineato il ministro dell’agricoltura spagnolo, Luis Planas, presidente di turno del Consiglio agricoltura.

«Dalla difesa del sistema delle indicazioni geografiche europee dipende la lotta al falsoMade in Italyalimentare che nel mondo vale oltre 120 miliardi di euro» ha commentato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, azione di tutela che va rafforzata a vantaggio di tutta l’economia nazionale.

Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano” e “Dario d’Italia”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata. 

Telegram

https://t.me/ilnordest

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/

Facebook

https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/

© Riproduzione Riservata