Dopo l’incidente occorso a Venezia con la caduta da un viadotto di un autobus probabilmente a causa del pessimo stato di manutenzione delle barriere di protezione, cresce l’attenzione sulla sicurezza e sulla manutenzione dei dispositivi lungo la rete stradale nazionale: di seguito un riepilogo sugli investimenti in corsoda parte dei vari gestori.
ASPI, che gestisce circa 3.000 km di rete in Italia, nel 2020 ha inserito nel proprio Piano Industriale un programma di ammodernamento delle barriere di sicurezza del valore di oltre 1,2 miliardi di euro per la sostituzione di circa 3.100 km di dispositivi, tra bordi laterali e spartitraffico. Tra le misure, poi, è stata aumentata la frequenza delle ispezioni e la società ha esternalizzato le attività di sorveglianza di tutti gli asset della rete, incluse quindi anche le barriere, affidandole a società specializzate individuate attraverso bandi di gara europei.
Per l’ammodernamento degli asset principali nel piano sono previsti oltre 3,2 miliardi di euro, per la manutenzione nel 2022 Aspi ha speso 396 milioni di euro. Nel complesso il piano della società prevede oltre 21 miliardi di investimenti al 2038.
ANAS, società del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs Italiane, ha varato nel nuovo piano industriale con orizzonte 2032, un piano di interventi che prevede investimenti per 64,5 miliardi di euro. Tra le attività di maggior impegno, c’è il fronte della manutenzione programmata che nel 2022 ha visto la produzione raggiungere quota 1,27 miliardi di euro, cui si affianca quella in nuove opere pari a 818 milioni di euro, per un totale di oltre 2 miliardi di euro, con un incremento rispetto al 2021 di 1,7 miliardi. Tra gennaio e agosto 2023, la produzione è stata di 932 milioni, cresciuta complessivamente di 150 milioni. Gli interventi includono, tra l’altro, lavori di progettazione, fornitura e posa in opera di barriere stradali. E sempre nell’ambito della manutenzione programmata, quest’anno è prevista la pubblicazione di gare per 2,9 miliardi, con 750 cantieri di nuova consegna per un investimento di 1,8 miliardi di euro
ASTM, che fa capo alla famiglia Gavio e che gestisce la rete autostradale nel NordOvest, nel 2022 ha fatto investimenti in Italia per 847 milioni di euro per migliorare i livelli di sicurezza sui 1.400 km di rete autostradale che gestisce, tra cui la Milano-Torino e la Torino-Genova.
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