Assoporti: la direttiva Ets fa crollare traffici portuali in Italia

Giampieri: «impensabile tassa piena in Paesi Ue, ridotta al 50% per extra Ue e azzerata solo per quelle intransito».

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Il porto di Ravenna.

L’Unione europea, nell’ambito della sua battaglia contro i mulini a vento delle emissioni inquinanti dei pianiFit for 55rischia di infliggere un nuovo durissimo colpo ferale all’economia continentale, nella fattispecie quella navale come denuncia Assoporti che lancia l’allarme sugli effetti della direttiva Eu-Ets (European emission trading scheme) sulla riduzione delle emissioni anche nel trasporto marittimo.

«Avrà effetti gravi sul sistema portuale italiano» avverte Assoporti, l’associazione dei porti italiani, che ha scritto alla Commissione europea chiedendo una revisione della direttiva e la sospensione dell’applicazione al trasporto marittimo delle merci. «E’ di tutta evidenza che l’obiettivo di riduzioni delle emissioni è pienamente condivisibile da parte del nostro settore – evidenzia Rodolfo Giampieri, presidente di Assoporti -. Tuttavia, occorre garantire che tutti giochino la partita sullo stesso piano».

«In questo contesto è impensabile che la tassa prevista per le navi dalla direttiva Ets (destinata ad integrare il Fondo di coesione) venga conteggiata per i paesi Ue al 100%, per quelli extra Ue al 50% e addirittura a zeroper le navi, che pur attraversando il Mediterraneo, non sostano in porti dell’Ue – continua Giampieri -. Così si rischia un crollo dei traffici, in particolare negli Hub di transhipment, a cominciare da Gioia Tauro, ma non solo». A rischio anche le attività di terminal di Genova e di Trieste che puntano a diventare l’hub delle destinazioni per l’Europa centrale.

La direttiva sulla riduzione delle emissioni ha incluso il trasporto marittimo con provvedimento dello scorso maggio e dovrà essere recepita dagli Stati membri entro fine anno, ma secondo Assoporti l’incremento dei costi provocato dalla tassa potrebbe avere l’effetto di far spostare i traffici verso aree che non ne sono soggette, ad iniziare da quelle della costa africana.

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