Il parco automobili circolante italiano è sempre più vecchio

In 7 anni l’età media del parco circolante è cresciuta a 11 anni e 7 mesi. Per le auto più vecchie aumenta anche l’assicurazione rispetto ai modelli più recenti.

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parco automobili circolante italiano

Il parco automobili circolante italiano è sempre più vecchio, con un’età media di 11 anni e 7 mesi, il 7% in più rispetto allo stesso periodo del 2022, il 16% in più sul 2021 e il 28% rispetto al primo semestre del 2016.

Il dato sul parco automobili circolante italiano emerge da un’analisi di un comparatore del mercato assicurativo secondo cui «di anno in anno diventano sempre più vecchie e, inevitabilmente, meno sicure e più dispendiose dal punto di vista dei consumi». Ma non solo: con il crescere dell’età di un’automobile cresce anche il costo della polizza Rc auto. A parità di condizioni, un veicolo con un’età media di 10 anni paga circa 201 euro, che salgono a 251 euro se gli anni sono 11 e raggiunge i 306 euro se ha 14 anni.

Nuoro la provincia italiana con le auto più datate, dove l’età media delle vetture nel primo semestre del 2023 è risultata essere di poco superiore ai 14 anni e 9 mesi, il 27,6% in più rispetto alla media nazionale. Seguono Enna (14 anni e 5 mesi) e Barletta-Andria-Trani (poco meno di 14 anni), Agrigento (13 anni e 9 mesi) e Matera(13 anni e 7 mesi).

Sono toscane invece le prime 5 province italiane con il parco auto meno datato. In particolare a Prato l’età media delle auto supera di poco i 9 anni e 10 mesi, il 14,7% in meno rispetto alla media italiana. Seguono Massa-Carrara (10 anni e 2 mesi), Pisa (10 anni e 3 mesi) e le due province di Firenze e Livorno, con un’età media del parco auto di 10 anni e 5 mesi. Dietro le province toscane compare Milano, con un’età media delle auto di poco inferiore ai 10 anni e 6 mesi.

Dall’analisi emerge come i consumatori rimandino sempre di più la sostituzione dei propri veicoli, vuoi per la mancanza di risorse per acquistare un veicolo nuovo, vuoi per il continuo aumento del costo d’acquisto del nuovo e, di riflesso, pure di quelli usati recenti, e del caro tassi, visto che l’acquisto di auto nuove avviene quasi sempre con finanziamenti il cui costo è ormai oltre il 10%. Per non dire dell’eccessiva variabilità dei divieti di circolazione in cui gli amministratori locali fanno a gara per disorientare gli automobilisti.

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