La regione Emilia Romagna interviene a sostegno dell’innovazione e sviluppo del lavoro autonomo e delle attività libero professionali, settore da sempre penalizzato in Italia da un’assurda normazione che non rispetta il diritto europeo che parifica il professionista alla microimpresa, anche se non inscritta alla Camera di commercio, con l’erogazione di 266 finanziamenti ad altrettanti progetti per un valore complessivo di quasi 14 milioni di euro, con un contributo a fondo perduto della Regione di oltre 5,7 milioni prelevati dai fondi europei del Programma Fesr 2021-2027.
I progetti di investimento coinvolgono 504 soggetti tra cui liberi professionisti ordinistici che operano in forma singola, associata o societaria ma anche non iscritti a ordini titolari di partita Iva, autonomi, che svolgono prestazione d’opera intellettuale e di servizi e siano iscritti alla gestione separata Inps.
«Un sostegno sia per le professioni tradizionali che quelle nuove, che – commenta l’assessore regionale allo sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla – oggi vivono in simbiosi all’interno, all’esterno e sui confini delle aziende. Una misura strategica che mette a disposizione risorse per far crescere nuovi strumenti e qualificare i professionisti, specialisti flessibili e interdisciplinari capaci di muoversi nella complessità delle reti aziendali e sociali».
Delle 266 richieste di lavoro autonomo finanziate (su un totale 344 presentate), più di un terzo (104 richieste) riguarda quella della sanità e del sociale, 88 il terziario avanzato e 68 il settore costruzioni. Sul fronte finanziario, oltre il 32% dei soggetti ha dichiarato di avvalersi, a copertura del costo degli interessi, dell’opportunità di accendere un mutuo, rivolgendosi prevalentemente a banche locali e fidelizzate al cliente.
Il 63% delle domande è stato presentato da professionisti singoli, prevalentemente iscritti a ordini professionali, mentre il 37% da professionisti aggregati in forma associata o in società. La metà ha anche dipendenti. Dal punto di vista occupazionale un terzo dei progetti prevede assunzioni di personale.
Tra i professionisti coinvolti tanti medici, ingegneri e commercialisti, ma significativo è il numero di veterinari, geometri, avvocati, architetti, periti industriali, geologi, nobtai, fisioterapisti, agronomi, agrotecnici, psicologi,giornalisti e chimici. Le spese sono indirizzate, per oltre il 70% per acquisto di attrezzature innovative e infrastrutture telematiche, tecnologiche, digitali. Mentre per quasi il 18% vengono dedicate all’acquisto di brevetti, licenze software, cloud e servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale. Oltre 1 milione di euro per consulenze specializzate, destinate, in particolare, al riposizionamento dello studio, al trasferimento di nuove tecnologie, alla ricerca di nuovi mercati, al potenziamento dell’aggregazione di professionisti, al miglioramento della comunicazione, a favore del mercato, dei clienti e dei portatori di interessi.
Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano” e “Dario d’Italia”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata.
Telegram
https://twitter.com/nestquotidiano
https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/
https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/
© Riproduzione Riservata