Tra la fine del 1531 e i primi mesi del 1532, Dosso Dossi con l’aiuto del fratello Battista è impegnato nella decorazione della Biblioteca del principe vescovo Bernardo Cles nel Magno Palazzo del Castello del Buonconsiglio di Trento con una serie di opere che sono le protagoniste della mostra “I volti della sapienza. Dosso e Battista Dossi nella Biblioteca di Bernardo Cles”.
Per la sala che doveva ospitare la preziosa e ricca collezione di libri antichi del cardinale trentino, Dosso Dossi pensa a una decorazione imponente. Sulle pareti realizza affreschi (in gran parte perduti), mentre per i cassettonidel soffitto realizza una serie di diciotto dipinti su tavola di legno di abete rosso raffiguranti saggi, filosofi e oratori dell’antichità. Un ambiente meraviglioso che Mattioli, medico di corte, paragona nel poema che pubblica nel 1539 sul Magno Palazzo, alla Cappella Sistina di Michelangelo e alla Loggia di Psiche di Raffaello a Villa Chigi, oggi Villa Farnesina.
Saranno proprio le tavole restaurate e le immagini dei sapienti, filosofi e saggi, a partire dall’arte antica, il filo conduttore della mostra visitabile al Castello del Buonconsiglio intitolata “I volti della sapienza. Dosso e Battista Dossi nella Biblioteca di Bernardo Cles” fino al 22 ottobre 2023. Sarà un’incredibile e straordinaria opportunità vederle per la prima volta da vicino grazie allo smontaggio e restauro e conoscere le numerose vicissitudini che hanno interessato queste opere.
Nel marzo del 1813 le diciotto tavole lignee, dopo essere state tolte dal soffitto della Libraria clesiana, vennero portate, per volere del prefetto dell’Alto Adige, Filippo Dalfiume, nell’Imperial Regio Ginnasio Liceo di Trento(oggi il Liceo Prati). Nel 1922, il soprintendente Giuseppe Gerola le fece riportare in castello ma ne trovò solo dodici, sei andarono perdute tra il 1813 e il 1896. Il restauro terminato a maggio 2023 ha portato all’anticosplendore questo magnifico ciclo pittorico condotto dalla ditta di restauro Enrica Vinante.
La mostra “I volti della sapienza”, curata da Vincenzo Farinella e dal direttore del Castello del Buonconsiglio, Laura Dal Prà, vedrà esposte un centinaio di opere tra sculture, stampe, volumi e dipinti come il celebre quadro raffigurante Eraclito e Democrito di Donato Bramante proveniente dalla Pinacoteca di Brera, i busti in marmo di Omero e Cicerone concessi in prestito dai Musei Capitolini di Roma e dagli Uffizi, le due magnifiche tele del Dosso provenienti dal museo canadese Agnes Etherington Art Centre e dal museo americano Chrysler e ancora opere del Moretto, Salvator Rosa, Andrea Pozzo, Mattia Preti, Luca Giordano, Vincenzo Grandi, Albrecht Dürer e Josè de Ribera.
Le tavole esposte sono messe a confronto, da una parte, con dipinti aventi lo stesso soggetto, ma realizzati da altri pittori; dall’altra, con opere di Dosso Dossi e di Battista eseguite poco prima o poco dopo gli anni di attivitàa Trento questo per mettere a fuoco il problema della collaborazione dei due fratelli.
Infine, anche in collegamento ideale con l’identità dei Sapienti dosseschi, il percorso si sviluppa a partire da una preziosa serie di busti raffiguranti filosofi e scienziati del mondo antico per poi comprendere capolavori del tardo Cinquecento e del Seicento quando le immagini dei più illustri sapienti organizzate in veri e propri cicli conosceranno un grande successo. Fama che darà vita ad un vero e proprio fortunatissimo genere iconografico, arricchendo raccolte e collezioni private e assecondando la cultura erudita dei committenti del tempo.
La mostra allestita al Castello del Buonconsiglio è visitabile tutti i giorni tranne il lunedì con orario continuato 10:00 – 18:00. Dal 1 al 31 agosto aperto anche il lunedì. Ultimo ingresso al Museo mezz’ora prima della chiusura
Pregevole il catalogo edito da Officina Libraria (36,50 euro).
Tariffa d’ingresso singolo intero 10,00 € (sconto del 70% per i possessori della Trento Card), ridotto singolo 8,00 €, ridotto singolo “Speciale ragazzi” (15-26 anni) 6,00 €.
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