La Trilaterale Adriatica ad Ancona fra Italia, Croazia e Slovenia

Al centro della cooperazione transadriatica la gestione dell’immigrazione e l’economia del mare.

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trilaterale adriatica
I ministri degli esteri di Croazia, Gordan Grlic Radman, Slovenia, Tanja Fajon, e Italia, Antonio Tajani.

Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, si è incontrato ad Ancona con gli omologhi di Croazia, Gordan Grlic Radman, e Slovenia, Tanja Fajon, nella riunione della Trilaterale Adriatica dedicata alla cooperazione nell’Alto Adriatico.

Italia, Croazia e Slovenia sono «assolutamente d’accordo» sulla necessità di rafforzare la cooperazione per quanto riguarda l’economia del mare, il turismo, lo sviluppo economico e le infrastrutture ha affermato Tajani, ribadendo il favore dell’Italia «al sostegno della mabcro regione adriatico-ionica, ma bisogna favorire lo sviluppo economico anche dell’altra sponda del mare e far in modo che ci possa essere una realtà dove possa crescere il commercio. La macro regione è parte delle politiche europee – ha precisato Tajani -. È necessario far crescere il commercio, l’economia, lo sviluppo delle piccole e medie imprese e che sia una seria ed attenta politica del mare».

La discussione della Trilaterale Adriatica ha confermato anche la volontà di Italia, Slovenia e Croazia nel rafforzare la rete infrastrutturale nell’Alto Adriatico. Per Tajani, i porti dei tre Paesi devono essere più competitivi anche nell’ambito del Mediterraneo allargato, osservando come serva «una portualità più moderna» per aumentare le esportazioni, «attraverso un coordinamento nel Mediterraneo del Nord» per favorire i porti dell’Adriatico.

Anche Fajon ha menzionato il «legame adriatico ed europeo» di Italia, Slovenia e Croazia, in una dimensioneche unisca gli interessi dell’area e quelli più ampi della regione dei Balcani.

Per quanto riguarda la tutela del mare, Tajani ha voluto mettere in luce come alle questioni ambientali si vadano a sommare anche quelle legate al turismo e all’economia, in particolare per la rilevanza che il mare riveste per la politica energetica e industriale. In conclusione, il ministro italiano ha spiegato che la riunione di Ancona va letta anche in prospettiva di un aumento degli scambi a livello trilaterale, laddove la cooperazione tra Italia, Croazia e Slovenia verrà facilitata dalle consultazioni periodiche che si terranno «tra i nostri ambasciatori presso l’Unione europea».

Prendendo atto delle numerose idee e iniziative progettuali attualmente allo studio per affrontare le sfide comunie contribuire al raggiungimento degli obiettivi del concetto di spazio marittimo europeo e della strategia per una mobilità sostenibile, i ministri hanno espresso il loro sostegno per ulteriori sviluppi e discussioni all’interno di questo quadro trilaterale di progetti che promuoveranno o realizzeranno collegamenti intermodali tra Slovenia, Croazia e Italia sia per il trasporto di passeggeri che di merci.

I ministri nella Trilaterale Adriatica hanno ribadito l’importanza di proseguire con le attività, che porteranno alla riduzione delle emissioni di gas serra in tutte le modalità di trasporto e miglioreranno la resilienza agli shock esterni o alle interruzioni nelle catene di approvvigionamento.

Alla luce dell’imminente adozione del nuovo regolamento Ten-T, i ministri osservano che ci saranno nuove opportunità per una migliore cooperazione trilaterale lungo il nuovo corridoio Ten-TBalcani occidentaliMediterraneo orientale”.

Circa l’economia del mare, Tajani, Radman e Fajon hanno ribadito l’importanza di lavorare insiemeall’attuazione dei piani di gestione pluriennali esistenti per i piccoli pelagici e le specie demersali nell’Adriaticonell’ambito della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (Cgpm).

Per quanto riguarda le Zone economiche esclusive (Zee) di Croazia e Italia, hanno confermato che le attività di pesca restano regolamentate dalle norme della politica comune della pesca dell’Ue. Sulla base dei risultati già conseguiti in questo settore, i ministri hanno preso atto che le discussioni sulla pesca proseguiranno nell’ambito del gruppo Adriatica, compresa la prosecuzione della cooperazione in materia di scambio di dati in linea con il regolamento di controllo 1224 del 2009 e il relativo regolamento di attuazione 404 del 2011 per l’istituzionedello scambio di dati sulla pesca tramite il cosiddetto “standard Flux”.

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