Inquinamento in Padania: il governo Meloni rischia di fermare il motore della nazione

Il consiglio dei ministri ha varato un decreto legge per chiudere le procedure d’infrazione per il mancato rispetto della direttiva 2008/50 sulla qualità dell’aria. A caro prezzo per l’economia.

0
580
Inquinamento in Padania

Per ovviare alle numerose procedure d’infrazione vede coinvolta l’Italia per il mancato rispetto della direttiva europea 2008/50 relativa alla qualità dell’aria, che interessa soprattutto le cinque regioni del bacino padano(Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia), il governo Meloni ha emanato un decreto con cui si attuano una serie di misure volte a ridurre l’inquinamento in Padania, ma a caro prezzo per gli abitanti del territorio e dell’economia.

Il problema è il superamento continuativo e sistematico dei limiti dei valori fissati per sostanze inquinanti fini(PM10) e ultrafini (PM2,5), oltre che per i limiti di azoto connessi alla particolare conformazione del territorio, racchiuso tra la cintura montuosa delle Alpi e degli Appennini che rendono particolarmente difficile il ricambiodell’aria specie in inverno quando si aggiungono le emissioni causate dagli impianti di riscaldamento.

Ti piace “Lo Schiacciasassi”? Iscriviti qui sul canale YouTube di “ViViItalia Tv”

Ti piace “ViViItalia Tv”? Sostienici!

Di fatto, la decisione del governo Meloni va nella direzione di agevolare l’erogazione delle quote del Pnrr che,in caso di sanzione a seguito della condanna della Corte di giustizia Ue, sarebbero messi a rischio. Il problema è che per rientrare almeno parzialmente nei limiti si prevedono misure draconiane come l’ulteriore estensione dei divieti di circolazione di auto private, specie quelle con motore termico, limiti al riscaldamento – tra i maggiori imputati dell’inquinamento –, alle attività manufatturiere e dell’allevamento zootecnico.

Pure il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, nei giorni scorsi aveva guidato una delegazione delle regioni interessate a Bruxelles per cercare di alleggerire gli obblighi ambientali per limitare l’inquinamento in Padania, ma invano.

Di fatto, il rischio è che il motore dell’economia nazionale venga praticamente fermato, così come venga tagliata del 75% la circolazione dei veicoli, della produzione e del riscaldamento – in un areale dove il riscaldamento è una necessità per almeno 6-7 mesi all’anno – oltre a tagliare del 60% gli allevamenti zootecnici, con un rilancio sulla decarbonizzazione e l’abolizione dei sussidi ambientali dannosi, a partire dalle agevolazioni esistenti sul gasolio agricolo e su quello per autotrazione, compreso quello per il trasporto pesante, con le conseguenze facilmente immaginabili sul costo della vita dove oltre l’80% delle merci è trasportato su strada.

Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata. 

Ti piace “Lo Schiacciasassi”? Iscriviti qui sul canale YouTube di “ViViItalia Tv”

Ti piace “ViViItalia Tv”? Sostienici!

YouTube

https://youtu.be/-YHXhF53Bfo?sub_confirmation=1

Telegram

https://t.me/ilnordest

https://t.me/ViviItaliaTv

Twitter

https://twitter.com/nestquotidiano

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/

Facebook

https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/

https://www.facebook.com/viviitaliatvwebtv

© Riproduzione Riservata