Inflazione e fatturato industriale in calo a marzo

L'inflazione cala al 7,7% a marzo, minimo da maggio. Il fatturato industriale cala del 1,1%.

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marzo due notizie dal mondo dell’economia, una positiva, il calo dell’inflazione, e l’altra negativa, il calo del fatturato industriale.

Quanto all’inflazione, secondo l’Istat «prosegue la fase di rapido rientro» che scende al 7,7% dal 9,1% del mese precedente, guidata dalla dinamica dei prezzi dell’energia, toccando così il livello più basso degli ultimi mesi, a partire da maggio 2022. Su base mensile l’indice dei prezzi al consumo registra una diminuzione dello 0,3%.

Continuano, intanto, le tensioni al rialzo dei prezzi dei beni alimentari non lavorati, e l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimenti freschi, registra «ancora una moderata accelerazione» (da +6,3% a +6,4%).

Sul fronte della produzione, dopo due mesi di crescita, l’Istat registra a gennaio un calo congiunturale del fatturato industriale, imputabile soprattutto alla componente estera. Il calo rispetto a dicembre, al netto dei fattori stagionali, è dell’1,1%, con una dinamica negativa su entrambi i mercati (-0,3% su quello interno e -2,6% su quello estero) con un andamento negativo “di tutti i raggruppamenti principali di industrie, soprattutto dell’energia e dei beni intermedi». Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali dell’8,6%, con incrementi del 9,1% sul mercato interno e del 7,7% su quello estero.

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a gennaio gli indici destagionalizzati del fatturatosegnano una flessione congiunturale della stessa intensità per i beni di consumo e per i beni strumentali (-0,4% da dicembre), più marcata per i beni intermedi (-1,5%) e per l’energia (-4,4%).

Su base annua, l’Istat registra invece «incrementi tendenziali marcati per i beni di consumo (+14,8%), per i beni strumentali (+16,4%) e per l’energia (+9,7%), mentre per i beni intermedi si registra una lieve diminuzionerispetto a gennaio 2022 (-0,1%)».

Nel comparto manifatturiero, quasi tutti i settori di attività economica mostrano una crescita tendenziale, fanno eccezione solo il comparto chimico (-7%) e la metallurgia (-2,2%). Gli aumenti maggiore riguardano i mezzi di trasporto (+25,5%) e i prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+20,8%).

Al netto dell’effetto dei prezzi, a gennaio «l’indice destagionalizzato del fatturato in volume, relativo al settore manifatturieroregistra una flessione in termini congiunturali (-2,1%). Corretto per gli effetti di calendario, a gennaio il volume del fatturato del comparto manifatturiero cresce in termini tendenziali dello 0,5%, con un incremento molto più contenuto di quello in valore (+9,1%)».

Il calo di inflazione e fatturato industriale devono essere presi in seria attenzione perché, oltre al calo delle quotazioni delle materie prime energetiche che hanno effetti sull’inflazione, preoccupa il rallentamento della manifattura.

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