Il Tribunale di Trieste ha assolto in primo grado dall’accusa di truffa l’ex direttore dell’Università popolare, Fabrizio Somma, assistito nel procedimento dall’avvocato Giovanni Borgna.
I fatti riguardano però un altro incarico, quello di collaboratore tecnico ricoperto all’Università di Trieste (come responsabile del Laboratorio di cartografia storica del Dipartimento di Scienze geografiche e storiche), di cui all’epoca dell’inchiesta Somma (nel 2018) era dipendente.
La Procura contestava all’imputato una serie di entrate ed uscite dal posto di lavoro senza timbrare regolarmente il badge di servizio, salvo poi produrre una dichiarazione in cui “falsamente” indicava gli orari di lavoro svolti.
Così agendo avrebbe indotto in errore il personale amministrativo che autorizzava la retribuzione anche per le ore nelle quali egli non aveva prestato servizio.
Il giudice Caminno Poilucci, dopo l’analisi della documentazione e l’audizione di testimoni, ha ritenuto che per le presunte assenze il reato di truffa “non sussiste”, emettendo una assoluzione con formula piema per Fabrizio Somma.
Inoltre, con tale sentenza il giudice ha disposto la restituzione della somma sequestrata all’imputato nel corso dell’inchiesta.
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