Il mercato immobiliare del NordEst ha visto crescere il suo valore del 5,4% nell’ultimo anno, che ha portato il prezzo medio al metro quadro a 2.050 euro. Oltre alla crescita dei prezzi del mattone, omogenea negli ultimi 12 mesi per tutti i territori, anche i dati relativi alla domanda registrano un +10,5% su base annua. Il dato annuale sugli stock di immobili invenduti presenta una solida riduzione, pari all’11,4%.
Trento si conferma la città più cara del mercato immobiliare del NordEst, con un prezzo medio di 2.992 euro al metro quadro. Trieste si trova quasi 1.000 euro al metro quadro più in basso, di poco sotto i 2.000 euro/mq, anche se la sua provincia si afferma a 2.886 euro. Trento mostra una solida crescita dei prezzi, sia su base annuasia su base trimestrale, mentre Trieste è la città che cresce di più nell’ultimo anno (+6,7%) ma decresce nel trimestre (-0,6%).
La domanda, pur mantenendo una crescita abbastanza solida su base annua (Trieste vicina al +20%), negli ultimi tre mesi ha registrato una contrazione generalizzata, con -31,4% della provincia di Trieste ma con +4,1% nel capoluogo. Lo stock di invenduto si riduce nettamente nell’ultimo anno, con Trento che sfiora il -40%, e variazioni più tendenti alla stabilità nell’ultimo trimestre.
Per quanto riguarda l’accessibilità, ossia la percentuale di alloggi sul mercato che un single o una coppiapossono permettersi, in Veneto non arriva al 20%, in leggero calo nell’ultimo trimestre (-0,2%), ma in contrazione più decisa nell’ultimo anno, al -13,8%. La situazione migliora per le coppie, dove l’accessibilità alla casa supera di poco il 50%, ma anche qui con contrazione annuale pari al -14,5%.
Trieste e Padova si confermano le più accessibili, anche se con solo il 25% per i single, ma con i due terzi per le coppie. A Trento i single hanno un’accessibilità agli appartamenti inferiore al 10%, le coppie arrivano invece al 21,1%. Più omogenee le percentuali di accessibilità per le coppie in provincia, dove in tutti e tre i casi descritti ci si aggira tra il 50 e il 58%.
Una situazione destinata ad aggravarsi nei prossimi temi, specie se le norme per la riqualificazione energeticaobbligatoria degli edifici che l’Europarlamento ha intenzione di approvare vedrà effettivamente la luce, visto che comporterà consistenti aumenti dei prezzi del mattone, sia per la sua ristrutturazione che per l’ulteriorecrescita dei prezzi sul mercato.
Ma quel che più preoccupa è l’aumento delle difficoltà di accedere alla proprietà dell’alloggio a causa dei requisiti sempre più elevati richiesti per l’accensione di un mutuo, in quanto cresce la quota di risparmio necessaria per l’acquisto, cosa che potrebbe ingenerare un rallentamento del mercato delle compravendite e una crescita di quello delle locazioni.
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