Accolto l’appello del Comune di Cologna Veneta

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Nel procedimento, il Comune di Cologna Veneta è affiancato dagli avvocati Renzo Cuonzo, Stefano Gattamelata e Renzo Fausto Scappini; Prontissima S.r.l. è assistita dagli avvocati Barbara Bissoli e Andrea Manzi; Banca MPS e Dovalue S.p.A. sono difese dall’avvocato Michele Fontana.

Il Comune di Cologna Veneta ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Veneto del 16 giugno 2016, n. 653.

In data 25 maggio 1999, il Comune di Cologna Veneta ha stipulato un contratto di compravendita con la società Prontissima s.r.l. avente ad oggetto il compendio immobiliare denominato “ex salumificio ed ex macello”, sito in località San Michele, frazione di Cologna Veneta, già destinato ad attività produttiva. La vendita del compendio immobiliare alla società Prontissima s.r.l. era stata deliberata dal Consiglio comunale con delibera n. 117 del 10 dicembre 1998, con l’intento di favorire l’insediamento di un’attività destinata alla lavorazione di prodotti agricoli locali.

Con le deliberazioni n. 32 del 2008 e n. 140 del 2009, il Comune di Cologna Veneta dichiarava di volersi avvalere della clausola risolutiva espressa sul presupposto che la società non avesse avviato i lavori di costruzione dell’opificio nel termine fissato nel contratto. Detta risoluzione veniva comunicata alla società con note in data 11 gennaio 2006 e 1 marzo 2006.

Successivamente, MPS Capital Service S.p.a. e Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.a. agivano innanzi al tribunale civile di Verona per il pignoramento degli immobili in questione, avendo la società Prontissima concesso ipoteca su tali beni a garanzia di un debito sottoscritto dalla controllante Ecoidea con Monte dei Paschi.

Il Comune di Cologna Veneta proponeva quindi ricorso al Tribunale amministrativo regionale per il Veneto, chiedendo la retrocessione del compendio immobiliare, in ragione dell’avvenuta risoluzione di diritto del contratto di vendita e della nullità del conferimento del compendio immobiliare nel capitale sociale della Prontissima S.r.l. in liquidazione, nonché la condanna al risarcimento del danno per l’illegittima occupazione dell’immobile.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull’appello principale e sugli appelli incidentali, così dispone: accoglie gli appelli incidentali e, per l’effetto, in riforma della sentenza appellata, dichiara inammissibile il ricorso di primo grado per difetto di giurisdizione e indica, quale giudice competente, il giudice ordinario; rigetta l’appello principale.

Scopri tutti gli incarichi: Barbara Bissoli – Bissoli Barbara; Renzo Cuonzo – Gattamelata e Associati; Stefano Gattamelata – Gattamelata e Associati; Michele Fontana – Sartori & Fontana Associati; Renzo Fausto Scappini – Scappini Fausto Studio Legale; Andrea Manzi – Studio Legale Manzi e Associati;