Il CdS si pronuncia sul ricorso della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in materia di concessioni demaniali.

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Nel procedimento, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia è affiancata dall’avvocato Michela Delneri; la società Marina Azzurra S.p.A. è assistita dagli avvocati Giovanni Bormioli, Paolo Stern e Giovanni Corbyons.

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha proposto ricorso per la riforma della sentenza del TAR Friuli n. 637/2014.

La società Marina Azzurra S.p.a. è titolare della concessione demaniale marittima, allo scopo di realizzare e mantenere un approdo turistico e relative infrastrutture di servizio, quali officine e capannoni di rimessaggio per imbarcazioni, negozi per la nautica, strutture a destinazione ricettiva, alloggi per personale, sede del club nautico, bar, ristorante, piscina, uffici vari, locali per l’Ufficio circondariale marittimo, piazzali per parcheggio e strade.

La Regione Friuli Venezia Giulia, con note prot. n. 20214 del 22 dicembre 2010 e prot. n. 20395 del 24 dicembre 2010, trasmetteva alla società concessionaria le richieste di pagamento dei canoni concessori per il periodo dall’1 aprile 2009 al 31 dicembre 2009 e per il periodo dall’1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2010, aggiornate ai sensi della legge finanziaria 2007, per l’importo – rispettivamente – di € 40.421,89 e di € 51.826,74.

La società Marina Azzurra ha impugnato i suddetti provvedimenti regionali di richiesta di pagamento dei canoni afferenti alla concessione, sostenendo che l’ammontare degli importi richiesti sarebbe stato illegittimamente rapportato allo stato fisico dei beni assentiti in concessione e non al mero specchio acqueo.

Il TAR dichiarava il ricorso in parte inammissibile ed in parte irricevibile; in altra parte veniva accolto il ricorso introduttivo della concessionaria, successivamente fatto appello della Regione.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull’appello (n. R.g. 5566/2015), in riforma della sentenza impugnata, dichiara improcedibili il ricorso e i motivi aggiunti proposti in primo grado e, conseguentemente, gli appelli principale e incidentale.

Scopri tutti gli incarichi: Giovanni Corbyons – Corbyons Giovanni; Paolo Stern – Studio Legale Associato Stern Rosaroni;